Storia dell'Hard Rock - 1

 



LE ORIGINI E GLI ALBORI (fino al 1970 circa)

Difficile quanto vago ed inconcludente stabilire una precisa data d'inizio alla quale attribuire la nascita dell'hard rock, discorso probabilmente valido per qualsiasi altro genere musicale, considerando che si tratta pur sempre di un'espressione artistica che vive un processo graduale e più o meno lungo di gestazione, consolidazione e sviluppo. Volendo approssimare, questa data si potrebbe comunque far risalire al 1968, anno in cui i Deep Purple del chitarrista Ritchie Blackmore danno alle stampe il loro debut album Shades Of Deep Purple, disco più storicamente importante che qualitativamente valido e di cui si ricorda soprattutto la psichedelica Hush.

Nello stesso anno tuttavia, i meno noti Iron Butterfly esordiscono con Heavy e subito raddoppiano con il più importante In A Gadda Da Vida, proponendo un heavy rock psichedelico e sorprendendo con la lunga title-track che occupava l'intero lato B del LP, canzone non a torto considerata come uno dei primissimi esempi di heavy metal, di cui il qui citato combo californiano di San Diego può considerarsi uno dei primi e maggiori ispiratori.

Prima dei Deep Purple, sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti, principali paesi produttori e fruitori di blues e rock n' roll, molti gruppi avevano già posto le basi di questo genere, da una parte vi erano i Rolling Stones, i Cream, i Kinks, i Who e gli Yardbirds (prima band di Jimmy Page), dall'altra invece i Blue Cheer, gli Iron Butterfly, gli Steppenwolf, che nel 1968 con Born To Be Wild pongono le basi dell'anthem rock, i Vanilla Fudge, Jimi Hendrix ed altri. Nessuno dei vari artisti citati potrebbe essere definito hard rock in senso vero e proprio, ma ciò nonostante ciascuno di essi ha dato il suo importante contributo per la nascita prima e per lo sviluppo poi di questo genere. Infatti proprio da questi generi deriva l'hard rock, potendosi a tutti gli effetti considerare un'evoluzione del blues e del rock n' roll, e riprova di ciò è da considerarsi anche l'urlo "it's only rock n' roll", inizialmente partorito dai Rolling Stones ma poi divenuto vero e proprio cavallo di battaglia spesso presente nei testi e negli atteggiamenti di tutti gli esponenti del genere qui considerato, una sorta di cliché confezionato ad hoc, quasi a volere indicare e sottolineare il proprio senso di appartenenza al rock n' roll appunto.

Nel 1969 avviene l'esordio omonimo dei Led Zeppelin, band che rimarrà per sempre un caso unico all'interno della scena hard rock, i quali saranno alla fine più fondamentali per l'affermarsi ed il consolidamento del genere che non per il suo sviluppo, nonostante non si possa negare l'influenza da loro esercitata su tutte le future generazioni di artisti operanti nell'hard rock e non solo. Il gruppo inglese, nato dall'unione artistica di un talentuoso ed iper-tecnico chitarrista di chiare radici blues/rock come Jimmy Page, già distintosi insieme ad Eric Clapton e Jeff Beck nelle fila degli Yardbirds, gruppo che non poco influenzerà lo stile degli stessi Zeppelin, e di un cantante ancorato alla tradizione folk come Robert Plant, si impose presto, e si distinguerà per sempre, grazie anche alla peculiarità del proprio sound, in cui si fondono elementi folk, blues e psichedelici con un approccio più duro e pesante, trattando tematiche nascenti dalla loro curiosità, tra le tante cose, per il misticismo e l'occultismo di Aleister Crowley, la storia (Immigrant Song), la letteratura fantasy di autori come J.R. Tolkien o Lewis Spence (Stairway To Heaven), ed ovviamente erano presenti anche le inevitabili allusioni sessuali (Whole Lotta Love). Oltre alla celeberrima Dazed And Confused, ripresa dal repertorio degli Yardbirds, e che pare Page rielaborò prendendo spunto da una canzone di Jack Holmes, anche You Shook Me e I Can't Quit You Baby sono personali rivisitazioni "hard n' blues" di vecchi brani di autori blues del passato come Willie Dixon; al rock n' roll più duro, psichedelico e bluesy che vive in composizioni come Good Times, Bad Times e Communication Breakdown, viene contrapposta la ballata dai cenni folk Babe I'm Gonna Leave You, che ha il merito di mettere in grande evidenza il trasporto emotivo dell'interpretazione di Plant, il quale alternando acuti strazianti ad un crooner enfatico e passionale getta le basi che detteranno gli stilemi canori a cui dovranno rifarsi i futuri vocalist dell'hard rock.
 

Led Zeppelin
 

Sempre nel 1969 si ripetono sia i Deep Purple, il cui self-titled è penalizzato dalla scarsa distribuzione in U.S.A. a causa del fallimento della Tetragrammaton, la casa discografica che doveva distribuirlo, sia i Led Zeppelin con Led Zeppelin II, grazie al quale, potendo contare su brani del calibro di Whole Lotta Love, la ballad Thank You e la strumentale Moby Dick, ipotecano il ruolo di assoluti protagonisti dell'intera scena rock dei '70, nonostante non manchino forti conflitti e dissensi con una certa fetta di critica, ostile ai continui richiami ad antichi cantori folk e vecchi bluesman a cui spesso ricorrono Page e compagni.

Appena un anno dopo, sempre in Inghilterra, si assiste all'esordio dei Black Sabbath di Ozzy Osbourne con due grandi album quali l'omonimo debutto e Paranoid, dove propongono un sound più cupo, plumbeo ed ancor più pesante, atmosfere e tematiche orrorifiche, misantrope ed occultistiche a cui abbinano anche un'adeguata immagine dark, minacciosa e misteriosa.

Si completa così la triade (Deep Purple, Led Zeppelin, Black Sabbath) che rappresenterà la base di partenza per lo sviluppo definitivo dell'Hard n' Heavy, volendo intendere con tale terminologia un contenitore più ampio in cui far confluire tutti gli artisti che si prodigano sia nell'hard rock che nell'heavy metal, generi i cui punti di contatto sono forti ed evidenti e i cui confini sempre labili e non precisamente definiti. Proprio l'heavy metal infatti nasce e si sviluppa come una branca staccata dell'hard rock pur divenendo presto un genere a sé stante, e proprio i Black Sabbath saranno coloro che più di tutti influenzeranno e consolideranno l'affermarsi dell'heavy metal e di tutto il metal in senso lato, ragion per cui saranno trattati principalmente nel capitolo relativo appunto alla storia dell'heavy metal.

 


Deep Purple
 

 

Nel Regno Unito ormai si assiste ad un vero e proprio boom dell'hard rock, tanto che sempre nel 1970 esordiscono anche gli Uriah Heep con Very 'eavy... Very 'umble, ingiustamente stroncati dalla critica del loro tempo ma con gli anni rivalutati per quello che fu il loro effettivo valore storico ed artistico, inoltre si fanno conoscere i Free con Fire and Water, pur avendo esordito nel '68 con il blues/rock di Tons Of Sobs, e i Wishbone Ash che però si accostano all'hard rock solo nel 1972 con Argus, pur conservando nel loro sound alcuni aspetti prog/art, come approdano all'hard n' blues gli Humble Pie di Peter Frampton con Humble Pie e Rock On dell'anno dopo. Non mancano naturalmente all'appuntamento i soliti Deep Purple con In Rock, il primo con Ian Gillan dietro al microfono e non a caso il migliore dei loro esordi contenente tra le altre l'immortale Child In Time e che mostra i primi esempi di riff granitici tipici dell'hard, e Led Zeppelin con Led Zeppelin III, terzo capolavoro consecutivo del "dirigibile" trascinato da magnifici brani quali il blues di Since I've Been Loving You o la folk ballad Tangerine. Tuttavia i loro contrasti con certa critica continuavano ad acuirsi, non solo perché il disco è sicuramente il più particolare e meno hard, in gran parte acustico e dal flavour folk celtico, nato dal loro ritiro ascetico nelle campagne scozzesi di Bron-Y-Aur, ma anche perché continuano a ripetersi richiami a cantautori della prima metà del novecento come Roy Harper (Hats Off to (Roy) Harper) o Huddie Ledbetter (Gallows Pole).

Nel frattempo dall'altra parte dell'oceano, a dimostrazione del fatto che si trattò di un'evoluzione graduale e naturale e non dell'iniziativa di un singolo o di un gruppo più o meno ristretto e circoscritto, fanno la loro comparsa la prima non compiuta forma di glam psichedelico di Alice Cooper con Pretties For You (1969) e Easy Action (1970), i Mountain che nell'esordio Climbing! (1970) piazzano la hit song Mississipi Queen, ed i Cactus del batterista Carmine Appice, già Vanilla Fudge, con il boogie/blues di Cactus (1970), in un certo senso anticipatore del Southern degli ZZ Top (ZZ Top's First Album, 1971). Negli States però c'è un diverso modo di rapportarsi all'hard rock e alla musica rock in genere, così vengono spesso inclusi in tale ambito gruppi che non erano propriamente hard rock, la maggior parte dei quali oggi definiti proto-punk o garage rock come Stooges, Blue Cheer e soprattutto MC5, il cui vero capolavoro Kick out of the Jams rivestirà una notevole importanza per l'hard rock prima ed ancor più per il punk dopo.



 

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