Voto: 
6.0 / 10
Autore: 
Gabriele Bartolini
Etichetta: 
Via Audio/Venus
Anno: 
2011
Line-Up: 

- Marco Camisasca - Basso
- Marco Fiorello - Voce, Chitarra
- Matteo Camisasca - Batteria
- Giuseppe Magnelli - Chitarra

Tracklist: 

1. Reverse
2. Holy Day
3. Il Nemico in Casa
4. Solaris
5. Come Se
6. We are Sailing
7. Blazing Star
8. In Tre
9. Tremolo
10. Drive Away
11. Xave

AIM

We Are Sailing

Terzo giro di boa anche per gli AIM, quartetto brianzolo fattosi conoscere in particolare con l'album di tre anni fa, Sprits of Your Tide, preceduto in ordine di tempo da Limit of Sight, più due EP. Ma il problema, di fronte al raggiungimento dei dieci anni di attività, è sempre lo stesso: quello di risultare impalpabili. Si passa da un post-rock piuttosto cinico e tardo-adolescenziale ad un alternative rock suonato in galleria di sicuro impatto con una frangia di pubblico più giovane (esattamente quello che stà sostenendo l'affare musica in Italia), ma i risultati rimangono gli stessi, con l'eccezione stavolta che qualche passo si fa pure piacere. Per intendersi, la via intrapresa sembra finalmente quella buona, e magari bisognerà aspettare per una stabilità di idee su questo nuovo campo, ma We Are Sailing non sembra possedere la verve giusta, dimostrando invece di sapersi incartare in più di un' occasione in un pop/rock melodico incantato e muto. Molto Elbow, ma con qualche chitarra ed ombre in più, decisamente più Marlene Kuntz per l'aere terzo e timido. Ottima la produzione di Federico Dragogna dei Ministri, così ottima che finisce per accorpare tutto, persino il suono, da cui si riconoscono diversi passi dall' ultimo album Fuori, alla fine i più convincenti, con un taglio netto e deciso.

Sciorinano un rock alquanto britannico ed umido in Reverse, riuscendo a convincere anche per la maliconica tenzione da Amor Fou di Il Nemico in Casa, nella scarica adrenalinica della stessa We Are Sailing e In Tre (Ballata del lavoro interinale reprise?), chiudendo con un' ottima Xave. Il resto sono echi volutamente sospesi per raggiungere un'aura eterea nemmeno sfiorata: sbilenche in questo senso Holy Day e Drive Away, mentre le altre tracce, seppur volenterose, mantengono una qualità mediocre, Come Se e Tremolo in primis. Ciò che rimane di questo We Are Sailing alla fine è ben poco, ma nonostante tutto questa sorta di esperimento si può anche premiare e bollare come gradevole. Niente di più, niente di meno.

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