Ulver

ANNO TITOLO STILE AUTORE
2013 Messe I.X–VI.X Elettronica Gioele Nasi

In occasione del ventennale di carriera gli Ulver sfruttano un invito della Tromsø Chamber Orchestra e si regalano il “disco con l'orchestra”, una delle poche cose che mancava alla loro discografia – oramai estesasi a ben dieci full-length in studio ed un paio di live-album oltreché una manciata di EP, soundtracks e altre cosucce.

2012 Childhood's End Psychedelic Rock Gioele Nasi

Nono disco “maggiore” della carriera degli Ulver, “Childhood's End” è il coronamento di un progetto che solleticava il gruppo norvegese almeno fin dai tempi dell'immediato post-“Shadows of the Sun” (2007). In quel disco faceva difatti bella figura di sé una rivisitazione di uno storico 'lento' dei Black Sabbath, “Solitude”. Vista l'eccellente riuscita, si era successivamente giocato con l'idea di approfondire il discorso-cover, senza però mai concretizzarlo – fino ad ora.

 

2011 Wars of the Roses Ambient, Psychedelic Rock Alessandro Mattedi

I Lupi sono tornati.

2007 Shadows of the Sun Ambient Gioele Nasi

Nuova rivoluzione in casa Ulver.

2005 Blood Inside Avantgarde Alessandro Mattedi

L'esperienza maturata con A Quick Fix of Melancholy e la colonna sonora del film Svidd Neger funge per gli Ulver da terreno fertile in cui fare il riepilogo delle proprie idee, riorganizzarle e assemblarle per ottenere qualcosa di nuovo. Il risultato è Blood Inside, opera di sintesi di varie tendenze musicali diverse esplorate dai norvegesi, ma anche una negazione (nell'approccio) e rifondazione della musica del gruppo.

2003 A Quick Fix of Melancholy Elettronica Alessandro Mattedi

« Before birds bring back beauty. »

2002 Teachings in Silence Ambient Alessandro Mattedi

Subito dopo la pubblicazione del full-lenght Perdition City gli Ulver (ai quali nel frattempo si aggiunge come collaboratore Jorn Svaeren) spaccano definitivamente in due il loro pubblico: da un lato i fan di vecchia data che non accettano il loro nuovo percorso, dall'altro chi invece ne rimane incuriosito e affascinato e ne approfitta per espandere le proprie conoscenze musicali.

2000 Perdition City Ambient, Elettronica, Trip Hop Gioele Nasi

"So, what's the meaning of this voyage?..."

Black Metal, Folk tradizionale, Avantgarde Metal, Trip Hop ed Elettronica, Ambient e composizioni per colonne sonore. Pochi gruppi hanno dimostrato la versatilità e l’abilità necessarie per affrontare generi così disparati e dallo spettro musicale così differente, sempre producendo dischi di qualità eccelsa.
I norvegesi Ulver ci sono riusciti.

1999 Metamorphosis Ambient, Elettronica Alessandro Mattedi

Dopo la pubblicazione dell'album Themes from William Blake's The Marriage of Heaven and Hell, negli Ulver capitanati da Kristoffer Rygg (alias Garm) rimangono solamente lo stesso Rygg e il produttore/collaboratore Tore Ylwizaker, vista la crescente differenza d'intenti musicali fra loro e gli ex compagni - Håvard Jørgensen fa giusto da session-man prima di lasciare, Hugh Steven James Mingay si trasferisce definitivamente negli Arcturus e Erik Olivier Lancelot tornerà solo nel 2005 con i Code.

1996 Nattens Madrigal Black Metal Roberto Boasso

Già noti all'interno della scena Black Metal per i due precedenti album, i norvegesi Ulver decidono di mostrare la parte più grezza e minimalista del loro suono, abbandonando quasi completamente le chitarre acustiche, che invece avevano fatto da colonna portante in Kveldssanger e in parte anche in Bergtatt. Il risultato è anche in questo caso un disco straordinario, che tocca una delle vette più alte nella storia del genere.

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