Voto: 
4.0 / 10
Autore: 
Gabriele Bartolini
Etichetta: 
Virgin
Anno: 
2012
Line-Up: 

- Nicolas Godin

- Jean-Benoit Dunckel

- Victoria Legrand - Voce in 2

Tracklist: 

01. Astronomic Club
02. Seven Stars
03. Retour Sur Terre
04. Parade
05. Moon Fever
06. Sonic Armada
07. Who Am I Now?
08. Decollage
09. Cosmic Trip
10. Homme Lune
11. Lava

Air

Le Voyage Dans La Lune

Quando un gruppo lungo l' arco di svariati anni ha saputo imporre con convinzione il proprio dettato musicale, e per quanto esso abbia influenzato stili a venire o meno, è veramente difficile posare gli strumenti di produzione, uscire dagli studi di registrazione, riflettere per un attimo in silenzio e ammettere che sì, è arrivato il momento di prendersi una pausa.
Anche solo per decidersi sul da farsi, ovvero su dove si vuole volgere lo sguardo per i prossimi progetti e chiarire una volta per tutte dove la loro parabola artistica voglia andare a parare.

Dico questo perché band amabili come lo sono stati fino ad adesso gli Air, rischiano di far ribaltare in peggio l' onoratissima carriera anche solo con un' altra uscita del livello di "Les Voyage Dans La Lune", che con una mise introduttiva ambiziosa quanto superficiale non fa altro che ribadirci che i francesi da due tre uscite sembrano essere veramente arrivati al capolinea.

Difatti, nemmeno ad essere magnanimamente buoni con il duo che tempo fa ridefinì il concetto di easytronica, si riesce a trovare un briciolo di positività per un disco che, al contrario, sembra voglia mettere costantemente a dura prova la nostra pazienza con una serie di paraculaggini inenarrabili.
Tra le quali spunta in primis la continua ricerca di ambienti e spazi totalmente retrò – dettaglio di non poco conto per il quale gli Air erano già stati ampiamente accusati fin dalle uscite precedenti – che evita a dovere, se ce ne fosse bisogno, la possibilità di far intravedere in mezzo a tanta oscurità l' estro e la fantasia a cui il gruppo ci aveva tanto abituato... Perciò, alla fine di questa mezz' oretta scarsa del presente mini-LP, chi come me è rimasto deluso può ragionevolmente iniziare a pensare che tali abilità Godin e Dunckel le abbiano oramai perse, magari proprio sotto quei minimoog e synth d' annata di cui ogni tanto continuano ad abusare.

Lascia esterrefatti poi la scelta di appoggiarsi alla celebre omonima pellicola di Georges Méliès risalente al 1902 ( a quell' epoca era veramente avanguardista, ma oggi non può che sembrare una barzelletta) senza ricorrere ad alcuni schemi citazionisti obbligatoriamente dovuti, o tantomento cercando di replicarne le atmosfere anacronistiche – e per nulla aventi a che fare con la sfera del mistero o del cosmico come le loro - ma di fatto reinventadosi la soundtrack di sana pianta, senza pensare fin troppo alla trama ( gli undici secondi Retour Sur Terre non possono certo bastare) e sprofondando nell' oblio del kitsch.

Tirando le somme finali, "Voyage Dans La Lune" risulta un dischetto assai presuntuoso, che vorrebbe sfondare nel genere delle soundtrack easy listening ma che si ritrova ben presto a fare i conti con tutta una serie di imprecisioni di base – l' infinita evanescenza della musica, la mancanza di picchi epici o perlomeno energici – che fanno andare ben presto fuori tema gli impreparati Air.
Il mio consiglio è quindi quello di tralasciare questa quarta colonna sonora per la luna e dedicarsi con un misto di amore e rispetto alle prime tre, decisamente meglio riuscite ( per chi non l' avesse capito, sto parlando di "Moon Safari", "The Virgin Suicides" e "Talkie Walkie").

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