Marillion

ANNO TITOLO STILE AUTORE
2008 Happiness Is the Road Rock Alessandro Mattedi

Dopo il controverso responso verso il precedente album Somewhere Else (da molti ampiamente apprezzato, da altri visto come un mezzo passo falso), gli storici Marillion decidono di dedicarsi semplicemente alla composizione di un nuovo disco nonostante il breve tempo passato.

2007 Somewhere Else Progressive Rock Salvo Sciumè

Da oltre un ventennio sono sulla cresta dell’onda, da quando nel 1983 esordirono con Script For A Jester’s Tear, consegnando nel corso degli anni alla storia del rock veri e propri capolavori di progressive, o neo-prog come lo etichettarono molti, quali Misplaced Childhood, album che contiene l’indimenticabile Keyleigh, con buona probabilità la loro canzone più nota, pur tuttavia vivendo quegli alti e bassi propri di chi da troppo tempo è sempre sottoposto alle esigenti pretese di critica e pubblico.

1985 Misplaced Childhood Progressive Rock Edoardo Baldini

Due anni erano ormai trascorsi dal primo umile debutto con Script for a Jester’s Tear e i Marillion, reduci dall’uscita del secondo Fugazi, si apprestarono a pubblicare il terzo full-lenght, che potesse confermare la loro genialità di musicisti, testimoniando la maturità raggiunta dalla formazione inglese in così poco tempo.

1983 Script for a Jester's Tear Progressive Rock Edoardo Baldini

Nel 1983, dopo aver assorbito profondamente la tradizione britannica di celebri bands come Genesis, Camel, Van der Graaf Generator e Pink Floyd e aver debuttato con la pubblicazione dell’ep Market Square Heroes, gli inglesi Marillion danno vita a Script for a Jester’s Tear, l’album che segnerà l’origine di un nuovo stile Progressive.

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