Orquestra 4 - Match 7
13/03/2008 - Thunder Road - Codevilla (PV)

La fase eliminatoria della quarta edizione di Orquestra sta per giungere al termine, riservando sempre nuove sorprese. In questo quarto incontro spazio a generi diversi e band promettenti, con uno scontro fino all'ultimo riff.     


Un'altra grande serata di musica al Thunder Road di Codevilla.
I primi a calcare il palco, a seguito dell'ormai classica estrazione, sono i piemontesi The Ritual, direttamente da Cuneo e propositori di uno speed-thrash metal che ha molto dell'heavy americano e poco del thrash duro e puro che tutti quanti conosciamo. La propensione alla melodia e a tempi più ritmati che veloci fa si che i quattro giovani musicisti effettivamente si avvicinino più al thrash-core moderno portato alla ribalta da band come Trivium o Bullet For My Valentine. La voce rimane sempre pulita ed abbastanza espressiva, anche se qualche errore di precisione e dei suoni non propriamente eccezionali mettono in evidenza la mancanza di esperienza del gruppo. Da sottolineare anche la scelta (positiva) di scrivere testi in italiano. Una buona prova comunque che apre al meglio la serata.

Subito dopo è il turno della band di casa. Si tratta dei Noisefull Bastards, direttamente dal piccolo comune di Casatisma (cosa che sottolineano spesso orgogliosamente), dediti ad un grunge duro e spiccio, cantato in italiano e con richiami al post-punk anni '80. Puntano molto sulla simpatia del proprio cantante (geniale la trovata della chitarra finta) e sul pubblico amico, che li sorregge e li incita dall'inizio alla fine. I cinque oltrepadani riescono nell'intento di essere diretti ed abbastanza potenti, concentrandosi più sul lato "duro" del genere ed evitando di addentrarsi in territori psichedelici. La seconda parte dello show diventa così più energica e coinvolgente, tanto che fuoriesce un'inaspettata vena hard-core in un paio di canzoni. Un gruppo, insomma, capace di farsi apprezzare sotto vari punti di vista col passare dei minuti.

Si passa così alla terza band in gara, i veterani dei palchi pavesi S.E.N.S. (Sentieri Erranti Nella Selva), gruppo che vanta una buona esperienza e negli anni si è ritagliato un ruolo importante nell'underground della provincia. Il loro è un alternative rock malinconico ed etereo, dalle forti tinte elettroniche date dall'aggiunta (mai troppo esasperata) di effetti di vario tipo da parte del cantante Rob. I quattro danno vita ad uno show dalle emozioni sospese ed a tratti oscure, dando prova di una maturità ben al di sopra della media ed aiutati da suoni molto puliti capaci di dare carica e potenza all'intera esecuzione. L'esperienza sonora che ne deriva viaggia sui binari introspettivi di artisti come Radiohead, Marlene Kuntz fino addirittura ai Tool. Un'esibizione veramente di livello superiore vissuta anche con la giusta intensità. Sicuramente tra i più completi e promettenti.

Last but not least, vengono chiamate a chiudere la serata le milanesi Tittitwister. Effettivamente non è giusto definire il gruppo come femminile, vista la presenza di un ragazzo dietro le pelli, ma l'anima e le colonne portanti del trio sono pienamente colorate di rosa. Le Tittitwister si rifanno a tutta la tradizione rock&roll/punk che va dagli anni '70 ed arriva fino ai giorni nostri con nomi del calibro di Juliette And The Licks. Quindi una musica votata alla semplicità, alla ballabilità e al divertimento, ma che effettivamente non ha molto da dire sul piano dell'innovazione. La sfortuna vuole poi che si rompa una corda della chitarra e che lo show quindi subisca una forte frenata, cosa che sicuramente non aiuta le ragazze sul palco, sembrate un pò troppo fredde e non a loro agio in quella situazione.

Con questa ultima esibizione si chiudono i giochi per il settimo match delle eliminatorie e giunge il momento della consacrazione del vincitore della serata che così potrà accedere alle attese semifinali di maggio e giungo. Primi assoluti sia per il pubblico che per la giuria tecnica sono i The Ritual che conquistano un biglietto per la fase finale del contest.
Ma le sorprese non mancano: essendo la band cuneese vincitrice per la giuria, il voto del pubblico premia i secondi arrivati, ovvero i Noisefull Bastards che con 65 voti superano i Waiting For e si propongono così come possibili ripescati.

Stefano "Pestilence" Magrassi

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