Il Teatro Degli Orrori
Orion - Ciampino (RM), 17.03.2012

Non è stato difficile indovinare come sarebbe stato un live de Il Teatro Degli Orrori alla luce del fatidico terzo album. La venue è l’Orion di Ciampino, un disco club (ex NRG) che si pone come alternativa, soprattutto per capienza, al più centrale Circolo Degli Artisti.

Non è cambiato invece l’orario degli shows a Roma che risente di quell’indolenza tipica della città che è fin troppo facile legittimare con la scusa dei gruppi di supporto che suonano prima (come stasera), quindi bisogna aspettare quasi le 23.30 per vedere il palco affollato, aggettivo particolarmente indicato visto che oltre a fonici, roadies e portaborse vari, Il Teatro Degli Orrori  per il tour de Il Mondo Nuovo porta con sé tre musicisti addizionali, tra cui Rodrigo D’Erasmo (Afterhours) al violino.

L’inizio è affidato a Rivendico e l’intero show si potrebbe dividere in due parti la cui prima si incentra sull’ultimo album. Il Mondo Nuovo – per chi scrive – è un album perfettamente in linea con l’evoluzione di una band come Il Teatro degli Orrori che senza rinunciare musicalmente ai classici riferimenti Shellac/Scratch Acid (per semplificare) negli episodi più intensi, amplifica maggiormente il peso della componente testuale, sempre più di poetica denuncia, del Capovilla.

Questa centralità dei testi nella dimensione live viene però un po’ penalizzata da diversi fattori quali la soglia di attenzione minima richiesta, l’acustica non sempre perfetta, la conoscenza dei contenuti ma soprattutto le aspettative del pubblico molto giovane delle prime file che è proporzionalmente interessato alle vicende di Ion, Martino e Monica, tutte eseguite stasera, tanto quanto il voler toccare il ciuffo scomposto di Pierpaolo o lanciarsi in tristi pogo da discoteca.

Peccato, perché proprio Ion,eseguita in acustico dal solo Gionata Mirai oltre alla voce, in un contesto del genere sembra sprecata.

Del resto è lo stesso gruppo a generare queste reazioni visto che Capovilla, rivestito suo  malgrado del  ruolo di portavoce di una nuova generazione di rock delle coscienze, che non si lascia più andare sul palco agli eccessi alcoolico-teatrali o ai siparietti-monologo in cui alticcio affermava il suo pensiero come nel tour del primo album, ancora ama tuffarsi a più riprese sul pubblico.

Assicurato quindi il minimo sindacale che le radici punk richiedono, il concerto si svolge con la consueta generosità di cui il gruppo è prodigo, durando per ben due ore abbondanti e non tralasciando nessun momento significativo della storia della band, dalla Canzone di Tom a Ken Saro Wiva, da Direzioni Diverse a Compagna Teresa fino alla finale, toccante Lezione di Musica, dilaniata da ardenti feedback di noise totale e – finale nel finale mentre Capovilla è già andato via - il solo di drumming selvaggio di Francesco Valente come nella migliore tradizione dei ‘live rock’ che furono.

E proprio al di là del rock ‘suonato’ o delle impressioni su una gig, riuscirà veramente una band come Il Teatro Degli Orrori e Pierpaolo Capovilla,con quel suo sguardo sul nostro orizzonte così complesso e miserabile, con le domande che pone e le riflessioni a cui costringe e con il suo affidarci a Majakovskij a  ‘penetrare’ un pubblico rock sempre più alienante, sempre più alienato?

Reviewer: 
A. Giulio Magliulo
NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente