Atheist
27/04/2011 - Live Club, Trezzo sull'Adda (MI)

Trascorsi alcuni mesi dalla pubblicazione dall'ultimo studio album Jupiter, i floridiani Atheist tornano ancora una volta in tour, esibendosi in diverse date in tutta Europa, passando anche per il Live Club di Trezzo sull'Adda, presso Milano, unica tappa italiana del celebre complesso death metal.

Preceduta dalla buona prestazione della band californiana grindcore Exhumed (seppur tiepidamente accolta dal già di per sé poco numeroso pubblico, anche a causa dell'aggirarsi di Kelly Shaefer nel locale durante l'esibizione del gruppo di supporto), la prova degli Atheist si è rivelata ottima sotto molteplici punti di vista: il complesso ha saputo, infatti, dar vita ad una strepitosa performance tecnicamente impeccabile, riuscendo a coinvolgere il pubblico per tutta la durata del concerto, anche in merito al prezioso apporto del carisma del vocalist/frontman Shaefer, che ha saputo infiammare il pubblico dall'inizio alla fine.

La scelta dei pezzi si è rivelata azzeccatissima e la setlist ha ripercorso l'intera storia della band, tra riproposizioni in forma smagliante dei grandi classici del passato e ottime esecuzioni dei pezzi più nuovi dell'ultima fatica discografica Jupiter (pezzi che, in veste live, non sono che migliorati, grazie ad una notevole amplificazione del basso e all'ottimo sostituto di Tony Choy, Travis Morgan, che hanno dato tutt'altro sapore a brani come Fraudulent Cloth, Second to Sun e soprattutto la totalmente rinnovata Live and Live Again). Sicuramente i fan storici della band, persino quelli maggiormente scettici sulla qualità di Jupiter, si sono trovati di fronte ad uno show assolutamente irresistibile, vista la grandissima abilità del quintetto nel riproporre senza la minima smagliatura anthem come Unquestionable Presence (la cui intro è riecheggiata nel Club ancor prima dell'accensione delle luci, riscuotendo immediatamente applausi e grida di approvazione da parte del pubblico), On They Slay, Mineral e Retribution. In particolare, le prestazioni migliori si sono viste specialmente in Air, Mother Man e soprattutto nel capolavoro An Incarnation's Dream: se l'atmosfera della prima è stata resa perfettamente per tutta la sua durata, sicuramente la band ha mostrato di voler dare il meglio di se stessa nella seconda, sia da un punto di vista tecnico che emotivo, donando al pezzo un'energia e una carica che hanno anche spinto vari spettatori al pogo. Ma è con Incarnation's Dream che gli Atheist hanno realmente sbalordito il pubblico, suonata integralmente ed in maniera magistrale e appassionante - con tanto di intro in clean presente nell'album, nonostante solitamente venga saltata dalla band in sede live -. La conclusione del concerto è stata quindi affidata a Piece of Time, concessa come encore dopo la non eccessivamente esaltante Faux King Christ (forse unico neo della setlist, che poteva essere sostituito al meglio con altri brani dell'intera discografia), che ha stregato nuovamente il pubblico grazie ad un'energia ed una capacità d'esecuzione seconda solo a quella mostrata in Mother Man.
Certamente non si può sorvolare sulla grandissima disponibilità di tutti i membri della band, che al termine della serata (come Shaefer stesso aveva preannunciato sul palco) sono scesi tra i fan (probabilmente anche per via del numero esiguo di spettatori) concedendo autografi, foto e dialogando cordialmente con il pubblico, dimostrando di essere un gruppo degno di nota anche sotto il profilo umano oltre che a quello tecnico.

Si potrebbe criticare l'impianto sonoro del Live Club, in quanto la chitarra solista di Baker è risultata troppo spesso messa in ombra da una base ritmica molto più amplificata, ciononostante non si può di certo negare che l'esibizione di mercoledì sera sia stata eccezionale e assolutamente indimenticabile per quei (purtroppo) pochissimi che hanno potuto assistere ad un'ottima performance sotto ogni punto di vista da parte di una delle maggiori istituzioni del metal estremo.


SETLIST:

1. Unquestionable Presence
2. On They Slay
3. Second to Sun
4. Mineral
5. Fraudulent Cloth
6. An Incarnation's Dream
7. Live and Live Again
8. Retribution
9. Air
10. Mother Man
11. Faux King Christ
12. Piece of Time

Reviewer: 
Emanuele Pavia
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