Africa Unite
12/05/2006 - Kubo - Bolzano
Poco dopo l’uscita del loro ultimo studio album, gli Africa Unite, storica formazione del panorama Reggae italiano, suonano al Kubo di Bolzano per l’unica tappa in Trentino Alto Adige del Controlli Live Tour…




Quello degli Africa Unite è il primo evento di una certa rilevanza organizzato dalla GPL Musica Pulita, una nuova agenzia bolzanina destinata a far parlare di sé. Per lo show non è stato chiamato alcun gruppo di supporto, fatto assai insolito per concerti di questo tipo. Se da un lato sarebbe stata apprezzabile l’esibizione di un giovane e promettente complesso, dall’altra, con una scelta poco azzeccata, si sarebbe rischiato di rovinare l’intera serata. Il via è fissato per le ore 22.00, ma, tanto per cambiare, il concerto vede il suo inizio non prima delle 22.45. Gli Africa Unite non si vedono tutti i giorni in città come Bolzano e di conseguenza l’affluenza al locale è alta. Inoltre, con il passare dei minuti, il pubblico si fa sempre più numeroso, per un colpo d’occhio finale notevole.

La band piemontese non è la stessa di un tempo, come ci dimostra chiaramente Controlli. Anche dal vivo i cambiamenti si notano. Già l’apporto di un secondo tastierista non è cosa usuale per un gruppo Reggae, se poi ci mettiamo anche un Mada scatenato sempre in evidenza, il risultato finale è davvero particolare. Durante l’arco della performance saltano all’occhio soprattutto Bunna e Papa Nico, entrambi in grande spolvero questa sera. Dietro di loro si posizionano sul palco il nuovo bassista Paolo Baldini, artefice di un movimento abbastanza statico ma incredibilmente sensuale, ed il chitarrista Ru Catania, il quale mette in mostra una discreta tecnica, specialmente durante gli assoli, ma che pecca di prestazione scenica. Bisogna anche dire, però, che le dimensioni dello stage non permettono grandi acrobazie. Il pubblico femminile, compresa la nostra reporter, rimane in buona parte affascinato dai lunghi dread del bassista Paolo e dal carisma del secondo tastierista Patrick Benifei. Quest’ultimo si rivela, oltre che un abile musicista, anche un singer lodevole. Che dire invece di Davide Graziano dietro le pelli? La sua prova risulta ottima e, senza dubbio, determinante.
C’è grande attesa e curiosità per i nuovi pezzi, ascoltati fino ad ora soltanto su disco.
L’atmosfera è subito riscaldata da Amantide, cavallo di battaglia in questo Controlli Live Tour. Quella proposta dagli Africa Unite è una musica d’impatto: il pubblico viene immediatamente travolto dalle note del pezzo e dal calore trasmesso dalla band. Peccato per l’assenza della cantante danese Natasja, che ha collaborato alla registrazione di Amantide, la quale avrebbe reso la performance davvero perfetta. A chiarire quello che sarà l’andamento della serata è un’entusiasmante versione di In Nomine, più coinvolgente ed appassionante rispetto a quella registrata in studio. Tutti gli spettatori sono colpiti dall’esuberanza di Mada e si ha così l’ennesima conferma di come gli Africa Unite diano sempre il massimo in sede live. Lo show prosegue così, fra nuovi successi e grandi classici, fra cui spicca la toccante Il Partigiano John, vero e proprio inno alla resistenza, oggi come ieri. Piacevoli pure le intramontabili Scegli, Nero Su Nero e Non Sei Sola. Superlativa la performance di Bunna, specialmente in Quando Fuori Piove e La Storia, entrambe estratte dall’album del 2003.
Meritano senza dubbio di essere citate le due cover proposte durante la serata. Si tratta di Concrete Jungle e Waiting In Vain, due fra le più memorabili canzoni nate dalla geniale mente di Bob Marley, riproposte nello stile proprio del gruppo. A detta di Mada, il leggendario profeta del Reggae avrebbe apprezzato l’esperimento, ma la sua è probabilmente una voce fuori dal coro. Dopo una brevissima pausa, gli Africa Unite tornano sul palco per concludere in modo sensazionale il loro show. I sette propongono il meglio del loro repertorio, per poi abbandonarsi ad uno sfrenato finale tutto elettronico, dove Mada dà libero sfogo alla propria creatività, non troppo apprezzata da una parte del pubblico. La band, prima di tornare nei camerini, saluta calorosamente i fan presenti, giunti soprattutto dal Trentino per godersi questo imperdibile evento.

Quella del Kubo è una data che segna un’importante tappa per l’ambiente Alternative bolzanino. Attualmente, gli Africa Unite sono in Italia il complesso più significativo quanto ad un tipo di Reggae aperto a nuove influenze e ad ogni sorta di innovazione. Un plauso finale va ai ragazzi della GPL Musica Pulita per l’ottima organizzazione e per la disponibilità a noi riservata. Sarebbe meglio che molte agenzie note a livello nazionale abbassassero la cresta e prendessero magari esempio dalla suddetta compagnia. La sezione bolzanina di RockLine.it si augura, infine, che eventi del genere possano ripetersi anche in futuro, risollevando dall’oblio quest’immonda città.

Report - Elena “Venom” Fava e Jacopo "Beelzebub" Prada
Foto - Elena “Venom” Fava

NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente