Voto: 
8.5 / 10
Autore: 
Paolo Bellipanni
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
1991
Line-Up: 

- Frank Zappa - Chitarra solista, Synth, Voce
- Ike Willis - Chitarra ritmica, Synth, Voce
- Mike Kenally - Chitarra ritmica, Synth, Voce
- Bobby Martin - Tastiera, Voce
- Ed Mann - Vibrafono, Marimba, Percussioni elettroniche
- Walt Fowler - Corno, Voce
- Bruce Fowler - Trombone
- Paul Carman - Sax alto, Sax baritono, Sax soprano
- Albert Wing - Sax tenore
- Kurt McGettrick - Contrabasso, Clarinetto
- Scott Thunes - Basso, Minimoog
- Chad Wackerman - Batteria, Percussioni elettriche
 

Tracklist: 

Disc 1:
1. Heavy Duty Judy
2. Ring of Fire (Merle Kilgore, June Carter)
3. Cosmik Debris
4. Find Her Finer
5. Who Needs the Peace Corps?
6. I Left My Heart in San Francisco (George C. Cory, Jr., Douglas Cross)
7. Zomby Woof
8. Boléro (Maurice Ravel)
9. Zoot Allures
10. Mr. Green Genes
11. Florentine Pogen
12. Andy
13. Inca Roads
14. Sofa No. 1

Disc 2:
1. Purple Haze (Jimi Hendrix)
2. Sunshine of Your Love (Pete Brown, Jack Bruce, Eric Clapton)
3. Let's Move to Cleveland
4. When Irish Eyes Are Smiling (Ernest Ball, George Graff, Chancellor Olcott)
5. "Godfather Part II" Theme (Nino Rota)
6. A Few Moments with Brother A. West (Brother A. West, Zappa)
7. The Torture Never Stops, Pt. 1
8. Theme from "Bonanza" (Ray Evans, Jay Livingston)
9. Lonesome Cowboy Burt
10. The Torture Never Stops, Pt. 2
11. More Trouble Every Day (Swaggart version)
12. Penguin in Bondage (Swaggart version)
13. The Eric Dolphy Memorial Barbecue
14. Stairway to Heaven (Jimmy Page, Robert Plant)

Frank Zappa

The Best Band You Never Heard in Your Life

Siamo entrati nell’ultimo periodo musicale di quell’indescrivibile, demenziale, etereo, sopraffino genio di Frank Zappa, e il disco che andremo ad analizzare adesso è uno dei suoi live più rappresentativi e meglio riusciti. The Best Band You Never Heard In Your Life è infatti un prodotto estremamente superbo, raffinato, progressivo, equilibrato, schizofrenico e ricercato, l’ennesima prova che Zappa è stato indubbiamente il più grande musicista compositore di tutta la storia della musica. Ogni nota della sua chitarra che si porta a contatto con il nostro apparato acustico è un attimo di estrema libidine, ogni battito del rullante della batteria suonata dal mitico Chad Wackerman da sempre più  ritmo ai nostri movimenti, il tutto elegantemente cinto dai ricercati e curatissimi suoni prodotti dall’immensa “Rock-Orchestra” di Zappa che ci accompagna attraverso i più folli e sperimentali tratti del progressive rock, passando per jazz, blues e fusion.
Il disco è composto da due cd, entrambi live, ma adesso ci soffermeremo solamente sul primo, dato che il secondo (seppur eccezionale) è per la maggior parte costituito da pezzi propri meno famosi e  da rivisitazioni di grandi brani rock e blues a partire da Purple Haze di Hendrix, per finire con Stairway To Heaven dei Led Zeppelin, passando per Sunshine Of Your Love di Clapton.
Anche in questa prova Zappa e soci continuano imperterriti a divertire con testi grotteschi (verrebbe da dire “geniali e raffinati turpiloqui”) e a stupire l’ascoltatore con parti strumentali spaventose per tecnica e complessità e superba armonia. Partiamo subito col dire che questo disco non ha nemmeno una pecca, per questo incarna alla perfezione una, a dir poco, perfetta rappresentazione musicale sotto un punto di vista schizoide e a tratti struggente, cinico ma meraviglioso.

La prima canzone è tratta dal capolavoro di Zappa Shut Up ‘N Play Yer Guitar; si sta parlando della fantasiosa e solare Heavy Duty Judy, in cui fiati, xilofoni, chitarre, basso e batteria si amalgamo in eterea maniera creando una rete sonora estremamente piacevole, elevata poi al quadrato da un immenso assolo improvvisato di Zappa che si propaga per quasi tre minuti: impressionante, sconvolgente e come sempre incredibilmente emozionante.
Si continua con un'altra celebre canzone, la straordinaria Ring Of Fire, più loquace e lenta, ma non meno divertente e piacevole da ascoltare, grazie alla superba interpretazione di ogni singolo membro della band, capace di rendere vive e concrete le note e le emozioni da essa prodotte.
Si rispolvera anche il magnifico disco Apostrophe con la geniale Cosmik Debris (letteralmente: “spazzatura cosmica” - a voi i commenti) tessuta su un'eccezionale base ritmica su cui poi tutta l’orchestra si sbizzarrisce arricchendo la composizione con piccoli inserti strumentali che non fanno altro che rendere l’intera atmosfera sempre più coinvolgente. Naturalmente anche qui il buon Frank ci mette un suo assolo magnifico, sorretto come sempre alla perfezione dagli altri membri della band.
Toni estremamente scherzosi e bizzarri (ma sempre ben costruiti) vengono messi in mostra con le due successive Find Her Finer e Who Needs The Peace Corps? esilaranti ed attraenti nei propri refrain. Superando il brevissimo ed estremamente straziante capitolo di I Left My Heart In San Francisco, arriviamo a Zomby Woof, la canzone meglio costruita, progressiva al 100%, la più interessante e la più ritmicamente folle, rinvigorita da sonorità come al solito sperimentali e resa perfettamente dal vivo. Solo Frank Zappa poteva creare brani dal così alto contenuto sia tecnico sia emotivo; condite tutto con un esilarante e dissacrante schema di lyrics e avrete la vera essenza di Zappa: impossibile non rimanerne esterrefatti.

Il disco prosegue con un eccellente rivisitazione del Boléro di Maurice Ravel, dove vediamo un magistrale Paul Carman suonare il tema  del brano mentre il background sonoro viene come al solito arricchito ed esasperato da piccole ma notevoli componenti progressive che aumentano decisamente la bellezza del brano.
Raffinata, equilibrata e ricercata è invece Zoot Allures, dalle sonorità forti e introspettive (sembra quasi una canzone seria), estremamente afrodisiaca, rilassante e piacevole da ascoltare. Nemmeno qui mancano le doti tecniche della band che naturalmente mantengono su livelli elevatissimi la base ritmica della canzone, complessa e perfettamente strutturata, un capolavoro di emozioni e ricercatezza.
Toni decisamente più esilaranti vengono invece ripresi di nuovo dalla celebrissima Mr. Green Genes, una delle più conosciute ed osannate di mister Zappa che ci continua a stupire con la bellissima Florentine Pogen, veloce e sostenuta me come al solito estramamente sperimentale. Dopodichè il disco si chiude con le due folli e schizoidi Andy e Inca Roads, e Sofa, tutte e tre dissacranti e divertenti, ma come al solito condite da un tappeto sonoro elevatissimo e superbo, da pelle d’oca (soprattutto la seconda, caratterizzata da un finale grandioso).
L'intero album potrebbe considerarsi terminato qui, dato che il secondo (comunque ottimo, anzi eccellente) cd è a dir poco ininfluente per l’esito finale.

Si rimane come al solito abbagliati dalla grandezza di quest’uomo, sia come poeta che come eccelso e sopraffino compositore. Stiamo parlando di un uomo che ha completamente rivoluzionato le sorti del Rock mescolando Jazz, Pop, Classica, Blues e Fusion ed elevando tutto grazie al suo incommensurabile estro. Quell’infinito genio, misterioso ed elegante, ci lascia ancora un'altra ennesima prova (una delle migliori live assieme al dvd Baby Snakes) della sua indescrivibile capacità di stupire ed emozionare. Dispiace solo che questo grande personaggio non sia più qui tra di noi stupendoci, ammaliandoci e facendoci strapazzare a terra dalle risate. Ma la sua aurea resterà naturalmente sempre impressa negli annali del Rock, e nei cuori di tutta la gente che lo ha amato.
 

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