Voto: 
8.5 / 10
Autore: 
Paolo Bellipanni
Genere: 
Etichetta: 
Rykodisc
Anno: 
1973
Line-Up: 

- Frank Zappa - guitar, keyboards, vocals
- Tom Fowler - bass
- Bruce Fowler - trombone
- Ralph Humphrey - drums
- Sal Marquez - trumpet & vocals
- Ruth Underwood - percussion
- Ian Underwood - flute, clarinet, alto & tenor saxophone
- George Duke - keyboards, synthesizer
- Jean-Luc Ponty - violin & baritone violin

Tracklist: 

1. Camarillo Brillo (3:59)
2. I'm The Slime (3:34)
3. Dirty Love (2:58)
4. Fifty-Fifty (6:09)
5. Zomby Woof (5:10)
6. Dinah-Moe Humm (6:01)
7. Montana (6:35)

Frank Zappa

Over-Nite Sensation

Inizio 1973: il progressive rock è in piena espansione e i grandi capolavori del genere hanno già incantato milioni di ascoltatori. In Inghilterra abbiamo assistito al predominio dei due mostri sacri che portano il nome di King Crimson e Yes che, rispettivamente con In The Court Of The Crimson King e Close To The Edge, han preso tra le mani l'intero panorama musicale ponendosi come assoluti alfieri del prog rock, di quella musica al tempo rivoluzionaria e di rottura con le precedenti impostazioni rock tradizionali; in Italia erano appena affiorati i nostri due colossi PFM e Banco Del Mutuo Soccorso mentre in Germania i Can e i Faust si imponevano come principi di quello che viene tutt'ora chiamato Krautrock. E negli Stati Uniti cosa succedeva?

Settembre 1973: esce Over-Nite Sensation, diciottesimo album in sette anni per il Maestro Frank Zappa, colui che più degli altri rivoluzionò nel vero senso della parola qualsiasi struttura di matrice tradizionale, ponendosi come punto d'unione tra la musica classica e le avanguardie moderne, plasmando una musica unica e irripetuta nella storia. Ascoltare Zappa vuol dire infatti passare dal barocco al jazz, dal neo romantico al blues, dalla fusion alla pura sperimentazione, musica è infatti esperimento, ed esperimento è sapienza e brillantezza. Col sopracitato Over-Nite Sensation il compositore italo americano compie un ulteriore passo avanti modernizzando notevolmente il suo modo di fare rock, incrementando le singole parti strumentali in ricercatezza e peculiarità; il sound Zappiano è infatti inimitabile per l'incredibile complessità che lo compone, caratteristica che in Over-Nite Sensation viene ancora di più sottolineata.
Mentre nel resto del mondo il prog era ancora legato alle visioni pindariche di tradizione King Crimson, Zappa comincia a movimentare le strutture compositive, spingendosi verso una netta modernizzazione sia a livello sonoro che a livello tecnico. Tutte le canzoni che compongono Over-Nite Sensation (esclusa Camarillo Brillo, forse l'episodio sarcastico/demenziale più leggendario della carriera zappiana) rappresentano un notevole balzo in avanti per ricercatezza compositiva e spessore sonoro: Zombie Woof è uno straordinario sali e scendi tra finezze tecniche e labirinti strumentali, Fifty-Fifty prende e travolge l'ascoltatore nei suoi ritmi sostenuti e nei variegati arrangiamenti che la compongono, mentre con Dinah-Moe Mum ci si sposta su sonorità più bizzarre e free jazz, immediate e trascinanti, meno complesse sotto il profilo tecnico/strumentale, ma sempre capaci di catturare l'ascoltatore nel libero flusso di note che la compongono.

Più legata alle strutture progressive in stile Waka/Jawaka è invece la conclusiva Montana, in cui voci stridule, trombe, fiati e chitarre costruiscono una struttura complessa ma non per questo meno trascinante; gli arrangiamenti sono eleganti e a tratti schockanti, con xilofoni che fulminei si immettono nella composizone arricchendo il contributo dato dall'unione degli altri strumenti che proseguono senza sosta verso un continuo progredire stilistico, decisamente progressive, caratteristica che Zappa colse e approfondì più di qualsiasi altro artista.
Over-Nite Sensation non sarà il lavoro più celebre nè tantomeno il più bello nell'infinita discografia Zappiana, ma rappresenta un tassello fondamentale per scoprire come il mosaico musicale del musicista americano è stato portato a termine. Scavalcati i canoni stilistici del prog inglese che, per quanto rivoluzionari presentavano comunque limiti a livelli di composizone, Frank Zappa ha saputo arricchire senza pietà (scusate il termine forzato) una musica che nel mondo non ha visto più rivali perchè inarrivabile è stato il suo stile, come irragiungibile è stata la sua capacità di shockare e stupire, di meravigliare chiunque si ritrovi davanti ad una sua opera. Pazzia, sperimentazione, gusto retrò, improvvisazioni free jazz, demenzialità sopraffina, atmosfere da cabaret: l'ennesima perla del genio di Baltimora.

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