Voto: 
8.2 / 10
Autore: 
Carlo De Donno
Etichetta: 
Young Turks
Anno: 
2009
Line-Up: 
The xx – design, fotografia
Romy Madley Croft – voce, chitarra
Oliver Sim – voce, basso
Jamie Smith – beat, mixaggio, MPC, produzione
Baria Qureshi – chitarra, tastiere
Tracklist: 
1. Intro  
2. VCR
3. Crystalised
4. Islands
5. Heart Skipped a Beat
6. Fantasy
7. Shelter
8. Basic Space
9. Infinity
10. Night Time
11. Stars
 
The xx

xx

La nostalgia è una brutta cosa, rende malinconici e quando si cade nella sua trappola è difficile venirne fuori. E la nostalgia intacca anche i gusti musicali: molta gente volta le spalle al nuovo, cocciuti ad affermare che non ci potrà mai essere musica migliore di quella degli anni '60 e '70. Le stesse persone tendono a credere che tutto ciò che oggi la musica possa offrire sia ciò che si vede su MTV. Grazie al cielo, non è per niente così.
 
Band capaci di proporre qualcosa di nuovo esistono. Tra queste, i The xx sono diventati un fenomeno mondiale in pochissimo tempo. Nel 2009, l'etichetta indipendente Young Turks propone alla band di produrre il loro debutto, xx, il quale viene accolto con favore dalla critica e arriva in vetta alle classifiche di mezzo mondo, superando gli steccati del rock indipendente e facendosi ascoltare anche da un pubblico mainstream.
 
L'album si apre con Intro, composizione che solo in pochi non hanno mai ascoltato, dato l'uso spropositato che ne viene fatto da spot pubblicitari di ogni tipo. La traccia è breve, ma ci rivela già cosa ci aspetta: una musica semplice, studiata e minimal. Echeggianti note di chitarra su un beat elettronico e un lieve coro cantato. Detta così sembrerebbe una purga, invece Intro è un pezzo fantastico, nonché il brano più amato e conosciuto della band.
VCR si apre con una dolce melodia e continua con il duetto di Romy e Oliver che sarà una costante di quasi tutte le canzoni dei The xx. Segue Crystalised, il singolo di lancio dell'album è un brano abbastanza fuori dal comune che ad un primo ascolto potrebbe apparire pacchiano. La chitarra offre sonorità quasi country, ma dopo pochi secondi la canzone diventa davvero accattivante e il basso di Sim regge il tutto fino al ritornello molto orecchiabile. Le due voci si intrecciano intelligentemente durante tutto l'album, e questo è uno dei punti di forza della loro musica.
Islands è uno dei pezzi migliori dell'album, i beat di Jamie xx sono semplicemente perfetti, e il riff di chitarra coinvolge sin da subito. Le melodie di Romy e Oliver ancora una volta sono orecchiabili, nonostante non cadano mai nella banalità, e il brano si chiude con uno dei momenti migliori di xx.
Heart Skipped A Beat è un'altra canzone di qualità. Gli ingredienti sono sempre gli stessi: le due voci che si rispondono a vicenda, la delicata chitarra di Romy e gli intelligenti beat di Jamie xx. Si va avanti con Fantasy, il pezzo più particolare dell'album, in cui i The xx tradiscono influenze ambient e post-rock. La canzone si apre in un atmosfera eterea e dopo il cantato di Oliver Sim, il basso permea la canzone, formando un tappeto di onde a bassa frequenza per la chitarra echeggiante di Romy. Unica pecca del brano è quella di finire troppo presto.
Shelter è una ballata e forse il brano che meno colpisce dell'album, le melodie rasentano la banalità e anche qui si può percepire una certa influenza post-rock. La successiva Basic Space non brilla più di tanto, un brano nella media, gradevole e ben fatto ma niente di speciale. Tuttavia, Infinity si rivela migliore dei due brani che la precedono, le due voci continuano il loro botta e risposta per tre minuti e la canzone si chiude con un crescendo che si dissolve con un delicato assolo di chitarra.
Night Time riporta xx agli alti livelli che avevano caratterizzato la sua parte iniziale. Un brano malinconico e orecchiabile; tornano alla grande i beat e Romy si dimostra una chitarrista davvero creativa e capace. Infine Stars chiude l'album, un pezzo piacevole, ma che, purtroppo, non aggiunge nulla di nuovo.
 
I The xx sono la prova che gli inguaribili nostalgici non trovano buona musica contemporanea perché evidentemente non vogliono trovarla. xx è un album che porta qualcosa di nuovo nella scena musicale dei nostri giorni. Musica minimal e a tratti enigmatica come il loro nome. Un indie pop con tocchi di elettronica e garage music. Oliver Sim e Romy Madley Croft oltre ad essere due grandi musicisti, si rivelano anche due intelligenti e talentuosi cantanti. E il geniaccio di Jamie xx con i suoi beat pone quella che è la ciliegina sulla torta, una ciliegina che è fondamentale per il sound della band.
Oltre ad aver creato un sound unico, credo che i The xx saranno tra qualche anno una di quelle band cui la maggior parte degli artisti indie faranno riferimento, dato il loro immediato, enorme e giustificato successo. Si spera che continuino così, di modo che anche alla radio ogni tanto si possa ascoltare musica buona, e che non cadano nella spirale dell'autocompiacimento ripetendosi in loop. Cosa che sembra essere successa ai Muse.
 
Se questo è ciò che i nostri tempi offrono, non c'è che da esserne felici.
 
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