Voto: 
8.2 / 10
Autore: 
Juri Landi
Genere: 
Etichetta: 
Frontiers
Anno: 
2010
Line-Up: 

- Glam - Voce
- Teeny- Chitarre
- Flash - Basso
- Sporty - Batteria 

Tracklist: 

1. Do Ya Wanna Taste It
2. Walls Come Down
3. Wild One
4. C’mon Everybody
5. Man In The Moon
6. Still I’m Burning
7. All You Wanted
8. Non Stop Rock N’ Roll
9. From Here
10. Rocket Through My Hearth
11. Chasing Rainbows
12. Gotta Get It On

Wig Wam

Non Stop Rock N' Roll

Dopo il tentativo di riportare in auge l’hard rock compiuto dai Darkness qualche anno fa, e miseramente fallito, ecco che laggiù in fondo al tunnel si intravede una fievole lucina segno che qualcosa si sta muovendo.
Al giorno d’oggi, effettivamente, questo genere non è in grado di riproporre i fasti del passato e quindi per tirare avanti ancora la baracca si fa affidamento a mostri sacri come Kiss, AC/DC o Motley Crue che di tanto in tanto danno in pasto agli appassionati buoni prodotti ma che ovviamente non risultano carichi di energia come quelli pubblicati in gioventù.
In poche parole c’è un bisogno vitale di forze fresche, di gente che raccolga l’eredità del periodo d’oro e che ci aggiunga un pizzico di innovazione. La fiducia va quindi riposta in moniker come gli Hardcore Superstar, gli Airbourne e certamente questi coloratissimi Wig Wam; difatti, senza un ricambio generazionale, smetteremo di ascoltare rock duro.
Qualunque sia il tramite (sleaze, heavy-rock, glam o qualsiasi altra sfaccettatura), il gruppo norvegese ha imboccato la giusta strada pubblicando, finalmente in tutto il globo, il seguito di quel WigWamania del 2006 che li ha resi abbastanza famosi anche se fu rilasciato solo nel nord Europa.

I quattro di Østfold sembrano usciti direttamente da un party organizzato dai Poison sul finire degli eighties. Copricapo indiano, occhialini da saldatore, enormi colbacchi, piumosi boa e zatteroni pieni di brillanti sono indumenti scenici all’ordine del giorno.
Pure i nomi d’arte che si sono scelti sono tutto un programma ma non poteva essere altrimenti: il solo nick del cantante basta ad inquadrarli nel genere che loro stessi amano suonare.
Fortunatamente dietro il look divertente ci sta una buonissima dose di talento ricercabile nella notevole estensione vocale di Glam o nelle schitarrate grintose di Teeny così come nel songwriting che bene si adatta alle fun-tracks esplosive ma anche ai pezzi più lenti.

La simpatica copertina, contenente piccoli particolari di ogni album precedente, risulta essere molto appropriata al titolo ed inoltre emerge rispetto alla banalità che ultimamente sembra colpire gli artwork.
Ad un primo ascolto tutto sembra un po’ ripetitivo ma questo “Non Stop Rock N’ Roll” si fa apprezzare alla distanza: chi è alle prime armi si divertirà un sacco grazie alle note spensierate ed energiche mentre chi è già avvezzo troverà pane per i suoi denti vista l’assoluta mancanza di cali vertiginosi e la presenza reale di tutti quegli stilemi adorati fino ad una ventina di anni fa, ma riproposti con una genuinità inaspettata.

Si parte dunque con l’anthemica Do Ya Wanna Taste It, opener spaccasassi per scalare le chart di mezzo mondo urlando ovunque che i Wig Wam sono tornati. Un giro di basso subito ripreso dalla chitarra elettrica ci introduce a Walls Come Down, canzone veloce e potente grazie al ritmo incalzante della batteria dell’onnipresente Sporty. Impossibile non scatenarsi ascoltando Wild One, traccia davvero coinvolgente, un grande ritornello dall’inizio alla fine, forse leggermente pop ma che sprizza allegria da tutte le parti, mentre un riffone alla Dr. Feelgood ci proietta al pezzo successivo, C’mon Everybody dove non si risparmia in quanto a cori, uno dei punti forti del combo scandinavo. Un plauso pure per la prima ballata del lotto perché Man In The Moon, scritta e musicata dal bassista col cappellone da cowboy, ha un che di sincero e spontaneo che la rende apprezzabile fino in fondo. La successiva Still I’m Burning si distingue per il sound moderno e il chorus pieno; le linee melodiche ricordano in qualche modo quelle dei Def Leppard post Hysteria.

Il settimo brano è forse il punto più basso fra tutti quelli previsti in scaletta. All You Wanted comincia, prosegue e finisce come un banale stacchetto di una radio fra una canzone e una pubblicità, ma una prova opaca ogni tanto ci può stare.
Quale momento più propizio se non con la title track per regalare ai fan qualche dose di sane note metalliche? Sbaglia però chi si aspetta un inno, perché dietro al “rock” si cela un intrigante doppio senso su una vera e propria battaglia sotto le lenzuola. Ottima prova del biondo axemen di fronte al primo vero assolo del disco.
Un turno di riposo per  Sporty e Flash poiché nel il secondo pezzo lento, From Here, Glam si diverte a imitare Jon Bon Jovi, maestro in questo genere di esibizioni (tanto che in alcune parti il timbro vocale è sorprendentemente simile), lasciandoci una lovesong intima e dai toni vellutati. Il trittico finale è tutto all’insegna del divertimento partendo da Rocket Through My Hearth con il suo refrain iper-melodico, passando per Chasing Rainbows con il sempre affidabile coro di fanciulli e concludendo con Gotta Get It On dal testo breve e irriverente ma che, dopotutto, si tiene su livelli medi.

Non Stop Rock N’ Roll si compone così di dodici brani veramente gradevoli, con alcuni alti e bassi certo, ma tutto sommato “generosi”, sia in qualità che in quantità.
Prosegue dunque al meglio l’avventura dei quattro vichinghi che, affidandosi all’italiana Frontiers - fiore all’occhiello e vanto nazionale per produzioni di questo tipo - tentano giustamente il grande passo della diffusione internazionale con questo quarto lavoro, di pochissimo inferiore al precedente.
Sbilanciandosi un poco, si potrebbe dire che i tempi sono quasi maturi per una nuova ondata di hard rock e chissà sa se stavolta partirà proprio da nord.

 

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