Voto: 
7.2 / 10
Autore: 
Maddalena Gattoni
Genere: 
Etichetta: 
Maninalto!
Anno: 
2010
Line-Up: 

- La Dava - voce
- Lucius - chitarra e cori
- Skandi - piano, tastiere e cori
- Lo Specchio - sax alto e baritono
- Piras - tromba
- Il Bini - batteria
- Laga - basso

Guests:
- Filippo Vignato - trombone
- Filippo Cozzi - sax tenore
- Paolo Malacarne - tromba
 

Tracklist: 

1. Il Monitor
2. Ipod
3. Youporn Boy
4. Spaghetti Ska
5. Baby
6. Smells Like Teen Spirits
7. Expo 2015
8. Fine Amore Mai
9. Milano Sings
10. Amico Tom
11. Spot
12. Il Cavaliere
13. Hanno Ucciso Paperoga

Vallanzaska

iPorn

Esce nel marzo 2010 Iporn, il nuovo lavoro discografico targato Maninalto della band Ska che ha invaso le televisioni e le radio con più di un tormentone, a partire da Cheope per finire con SiSiSiNoNoNo, sigla del programma Super Ciro: i Vallanzaska.
La formazione nasce nel lontano 1991 e in due decenni raggiunge un livello ed un successo tale da poter essere considerata una delle band Ska italiane di maggior spicco, capace di rinnovarsi di album in album senza mai cadere nel banale e nel ripetitivo.

Il genere dominante di iPorn è uno Ska-Pop, molto diverso da quasi tutti i loro lavori precedenti. D'altronde i Vallanzaska hanno subito parecchie trasformazioni musicali: basti ascoltare Cheope o Otto Etti di Ottagoni Netti per comprendere che il gruppo ha subito una concreta evoluzione dal punto di vista musicale, ma allo stesso tempo una inusuale involuzione all'interno del suo stesso genere, lo Ska.
Le tematiche dei testi di questo lavoro presentano il forte orgoglio (o forse la forte vergogna) dell'essere milanesi, condita da una dura critica verso le nuove tecnologie: Iporn è indubbiamente una produzione molto attuale, che si ricollega a problemi e racconti che ci legano all'immediato presente.
Da un lato emerge infatti l'amore per la città di Milano e dall'altro il disgusto per le novità commerciali che la stanno colpendo (come per esempio l'EXPO), affiancato da un'ironia critica verso nuovi fenomeni mediatici e tecnologici, come Facebook, YouPorn, iPod e altri.
Il platter vanta inoltre la collaborazione di Renato Vallanzasca stesso, il criminale da cui la band prende il nome, autore negli anni Settanta di numerosi reati.

L'album si sviluppa attorno a molteplici espedienti musicali, contornati da una forte vena pop commerciale, pur mantenendo quasi in ogni canzone il ritmo in levare caratteristico del genere.
Il Monitor, canzone d'apertura, si slega dall'intero corpo del full-length, per via del suo Reggae lento, molto ritmato, che richiama in parte i grandi classici ma che introduce una forte vena moderna (portando il brano ad avvicinarsi quasi al più moderno ReggaeMuffin).
Uno dei brani maggiormente e piacevolmente orecchiabile è sicuramente Spaghetti Ska, una sorta di residuo degli esordi Ska della band, con tanto di aggiunta del mandolino per donare alla canzone l'impronta che dipinge lo stereotipo italiano.
Trova spazio nell'album anche una cover molto orecchiabile di Smells Like Teen Spirits dei Nirvana, rieditata in un Reggae ritmato che ha il pregio di non assomigliare notevolmente alla canzone originale, presentandosi come un episodio totalmente nuovo e ricordando comunque i tempi d'oro della più celebre band Grunge mai esistita.
Smells Like Teen Spirit non è l'unica cover dell'album; Expo 2015 è infatti il successo di Tom Jones del 2000, Sex Bomb, che riguardo all'Expo, nella canzone omonima, esprime il suo parere commentando all'interno del brano: "Altro che i miei lavoretti, questi sì che sono lavoretti con i controc***i, ve lo dice uno che se ne intende."

Milano Sings è la traccia più difficile da catalogare di tutta l'opera, poiché si tratta di un miscuglio di più svariati generi, dal Pop al Reggae, contornato da sprazzi ska conditi da alcuni passaggi che richiamano il Prog.
I generi toccati dai Vallanzaska in questo lavoro sono tantissimi, dal Punk Rock dominante in Hanno Ucciso Paperoga, al richiamo ai testi e alle ritmiche Pop Rap condite da richiami Blues nel brano Ipod.
La scarsezza di omogeneità dell'album può essere sia un pregio, che ha permesso alla band di arrivare ad un pubblico di ascoltatori più vasto, che un difetto per gli appassionati del genere in levare e di questa decennale band.
Tutto Iporn è ben studiato, dai testi alla presentazione, dimostrando che i Vallanzaska continueranno a far ballare il pubblico senza annoiarlo con brani ripetitivi e già sentiti; si deve sottolineare inoltre come la qualità della registrazione sia superiore rispetto ai precedenti capitoli discografici.

In conclusione iPorn rappresenta un ottimo lavoro, che si discosta alquanto dai primi successi Vallanzaska (e questo elemento probabilmente non sarà apprezzato dai cultori del genere), ma con il quale la band è riuscita ad aprirsi ad un'ampia fetta di fans, toccando generi assai diversi fra loro.

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