Voto: 
8.4 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Vertigo
Anno: 
1989
Line-Up: 

- Robert Ernlund - voce
- Anders Wikström - chitarra
- Joe Larrson - basso
- Pattrick Appelgren - tastiera
- Jamie Borger - batteria


Tracklist: 

1. Ready For Taking
2. Party All Over
3. Keep You Hands To Yourself
4. Stay Away
5. Conspiracy
6. Mr. Heartache
7. Gimme One More Night
8. Get You On The Run
9. Home Is Where Your Heart Is
10. Fatal Smile
11. Hunger

Treat

Organized Crime

Formatisi a Stoccolma nel 1984, i Treat rilasciano nello stesso anno Too Wild, il loro primo singolo che dona loro la possibilità di accompagnare Lita Ford e W.A.S.P. al tour svedese del 1984. Nel frattempo in tutto il mondo spopola il glam e l’AOR, ed in particolare negli USA dove si sono affermati gruppi, come Boston, Toto, Foreigner, Survivor, Chicago, in grado di deliziare gli amanti del rock melodico con una certa continuità e costanza, ed è proprio in tale contesto che si và ad inserire l’ensemble svedese, rappresentando una valida risposta scandinava allo strapotere americano in ambito AOR, ed è doveroso parlare di risposta scandinava, e non europea, perché purtroppo, nonostante la bellezza delle loro varie e valide uscite, i Treat furono uno dei gruppi meno noti e più sottovalutati in assoluto nell’intero panorama rock degli anni ’80.

Già Scratch And Bite, loro album d’esordio del 1985 più orientato verso sonorità hard, lascia ben intendere il potenziale ed il valore di una band che non ha affatto niente da invidiare a tutti i succitati eroi dell’AOR, avendo un singer come Robert Ernlund, chiamato anche come vocalist nel progetto contro la fame in Africa di Bob Geldof, lo Swedish Metal Aid (fu lui infatti a cantare la bellissima Give A Helpin’ Hand e non Tempest come credono molti), che con la sua voce pulita e versatile rende magnificamente le melodie ariose e sublimi create dalla chitarra di Wikström e dalla tastiera di Appelgin, poste sempre in primissimo piano nel pomp rock degli svedesi.

Organized Crime esce nel 1989 ed è il quarto album in studio della band di Stoccolma, ma è soprattutto, in compagnia del suo predecessore Dreamhunter, guarda caso i due album più smaccatamente AOR da loro rilasciati, l’apice compositivo di Ernlund, Wikström e compagni. Ready For Taking e ancor di più la seguente Party All Over aprono il platter in maniera frizzante e scherzosa, in pieno stile party-rock com’è facile intuire anche dal titolo stesso, con un chorus brioso, chitarre elettrizzanti ed innesti tastieristici di grande effetto, e poi due altri buoni brani come Keep You Hands To Yourself e Stay Away ad anticipare quel capolavoro che risponde al nome di Conspiracy, introdotto da un aggressivo riff di chitarre e sospinto dall’irresistibile melodia il brano scorre in bilico tra sonorità class metal ed AOR, accattivante ed adrenalinico esplode poi in quel bel chorus pieno, mentre a completare il tutto ci pensa il grandioso solo di Wikström posto sul finale. Ma è solo l’inizio di una serie di brani davvero straordinari, come Gimme One More Night, le stupende melodie, il ritornello esplosivo e soprattutto un delizioso lavoro di backing vocals ne fanno un brano straordinario, Get You On The Run, altro fantastico pezzo dove le tastiere di Appelgin e la nitida interpretazione di Ernlund risultano protagoniste assolute, ed ancora Home Is Where Your Heart Is, mid-tempo adrenalinico sempre caratterizzato dalle sublimi melodie pomp-rock affidate a tastiere e chitarre e agli acuti di Ernlund che mostra così doti canore ed un’estensione vocale da primi della classe, tutti brani che contengono l’essenza ed il meglio del melodic-rock scandinavo. Senza poi dimenticare le altre tre ottime song, Mr. Heartache, Hunger e soprattutto Fatal Smile, altra bellissima canzone che sembra direttamente provenire dalla discografia dei loro connazionali Europe.

Organized Crime certo non ha dalla sua parte la notorietà e la storia degli altri contemporanei capolavori del Melodic Rock, ma certamente a livello qualitativo non sfigura affatto accanto a questi, ed anzi si può benissimo porre sugli stessi livelli. In conclusione un disco da avere per tutti gli amanti del rock melodico, anche se difficile da reperire, e magari solo a prezzi elevati, come del resto accade ormai per tutti gli album dei Treat e di molte altre band nord-europee che hanno, pur se in sordina, regalato queste gustose ed incredibili gemme di melodic hard.

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