Voto: 
5.0 / 10
Autore: 
Leonardo Cammi
Genere: 
Etichetta: 
Frontiers Records
Anno: 
2005
Line-Up: 

- Mike Tramp - voce,

- Jamie Law - chitarra

- Claus Langeskov - basso

- Troy Patrick Farrell - batteria

- Henning Wanner - tastiera




Tracklist: 

CD1

1. Lights And Thunder

2. Hungry

3. Lonely Nights

4. Love Don't Come Easy

5. Broken Heart

6. Fight To Survive

7. Cry For Freedom

8. You're All I Need

9. Little Fighter



CD2

1. It's Over

2. Living On The Edge

3. Tell Me

4. Wait

5. Lady Of The Valley

6. When The Children Cry

7. Radar Love

Tramp’s White Lion

Rocking The USA

L’operazione nostalgia compiuta dalla Frontiers Records per riportare alla luce i successi della talantuosa band americana dei White Lion, che durante gli anni ’80 e poco oltre hanno dato la vita a quattro ottimi album di hard rock melodico di ottima fattura può da un certo di punto di vista far piacere ma non è purtroppo scevra da difetti che ne minano l’efficacia finale.
Prima di tutto il live oggetto della recensione seguente è un concentrato delle song proposte dal vivo recentemente da un gruppo messo in piedi dal cantante della formazione originale del gruppo statunitense, ossia Mike Tramp; quindi il primo fatto da registrare è che della formazione originaria abbiamo solo il buon Mike dietro il microfono perché il chitarrista Vito Bratta, autore dei riff vincenti dei album come Pride, ha deciso di non dar vita ad una reunion del gruppo.
In secondo luogo la registrazione dei pezzi di questo live è veramente poco professionale, quasi a livello di un bootleg ben confezionato.
Da questo ne discende che i pezzi non conservano “l’anima” che abbiamo avuto modo di conoscere negli LP in studio ed anche che un sound sporco e poco preciso per i pezzi dei White Lion provoca solo irritazione, senza contare che i cori del pubbico non si riescono ad ascoltare, non c’è un bilanciamento di tutti gli strumenti e la voce di Mike non esce come dovrebbe. Pochi sono gli episodi che colpiscono positivamente; nel lotto si salvano a stento le esecuzioni di When The Children Cry, che presenta problemi minori dal punto di vista dell’amplificazione e della distorsione ed anche la buona versione del clasico Lady Of The Valley, ma poco oltre.

Nel complesso si ritiene che un live di questo tipo non sia appetibile per nessuno se non per i fan fanatici della band, che potranno collezionare un pezzo di storia del singer; al contrario Rocking The USA non è per niente rappresentativo di quel che sono stati i White Lion; quindi chi volesse conoscere meglio i White Lion cerchi di procurarsi Pride, Big Game o comunque uno qualsiasi dei loro album da studio.

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