Voto: 
6.7 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Canebagnato Records
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Gabriel Sternberg - tutti gli strumenti
- Christian Alati - chitarra, basso e programmazione su Willow Tree

Tracklist: 

1. Today
2. Marzena
3. Willow Tree
4. Soon
5. Far As A Star
6. Silent Day
7. With You
8. Please Don't Leave Me
9. Close To Me
10. The End Is Now

Gabriel Sternberg

Endless Night

Gabriel Sternberg è un cantautore italo-tedesco che, dopo aver autoprodotto il debutto Silent Days nel 2006, pubblica nel maggio 2007 la sua seconda opera, tale Endless Night. Il titolo è esplicativo dell’intento del musicista, cioè quello di tessere “canzoni d’amore su qualcosa che è finito, che sarebbe potuto essere o che non è mai accaduto”. Pertanto un’aura di malinconia permea ciascuna delle dieci ballate di cui è costituito il disco, un lavoro raffinato ed elegante di Indie Rock, che sa sfociare nell’ambito cantautoriale senza limitazioni.

Dopo l’introduzione Today, la chitarra acustica di Sternberg costruisce il tema di Marzena, delicata e posata tracci all’insegna dell’introspezione tipica di un esperto cantautore; più elaborata e struggente è la terza Willow Tree, che ricorda parecchio l’atmosfera dei tristi Black Heart Procession. Il pianoforte scandisce accordi che si perdono sotto la voce sussurrata di Sternberg, vero punto di forza del disco perché capace di trasmettere sensazioni di onirica rassegnazione.
Più si procede all’interno dell’album più si ritrovano i canoni seguiti nelle prime due canzoni proposte, poiché agli arpeggi e accordi della chitarra acustica, si alternano le note perse del pianoforte, altro accompagnatore delle tematiche trattate da Gabriel.
Basti ascoltare Silent Day o With You per notare quale sia la carica emotiva trasmessa da questo pianoforte che conserva un sapore romantico e parecchio legato alle composizioni del celebre Chopin, riprese in una chiave contemporanea e semplificata. La semplicità appunto domina sovrana su Endless Night, ma non è sinonimo di banalità: tutto è ricondotto ad un alone statico e lento, ma questo è dovuto alla volontà dello stesso musicista di indirizzare il proprio sound verso una dimensione ricercata e curata nei particolari.
Di certo l’album poteva essere sviluppato in modo meno vuoto, seguendo la scia di Willow Tree, perché le parti dove la batteria campionata è assente, pur essendo estremamente avvolgenti, non riescono a conferire l’effetto desiderato.

In definitiva, all’interno del panorama Indie o acustico, Gabriel Sternberg può e potrà rappresentare una realtà interessante, seppur non eccessivamente originale, ma devono mostrarsi ulteriori margini di miglioramento per le prossime pubblicazioni. Endless Night rimane comunque un lavoro introspettivo e profondo, mesto e delicato, che saprà cullare l’ascoltatore nel mondo fatto di paesaggi mitteleuropei e di amori vissuti o mai iniziati di Gabriel Sternberg.

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