Voto: 
8.2 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Etichetta: 
Epitaph
Anno: 
2008
Line-Up: 

- The Nightingale - voce
- The Walrus - chitarra, voce
- The Lynx - batteria
- The Skunk - voce

Tracklist: 

1. Intro (00:32)
2. The Ocean and the Sun (05:38)
3. I, the Swan (04:22)
4. Another Leather Lung (05:04)
5. Lude (02:00)
6. Cellophane (05:00)
7. The Heraldic Beak of the Manufacturer's Medallion (05:39)
8. Chinese New Year (02:12)
9. Uzbekistan (08:24)
10. Blessings Be Yours Mister V (06:38)
11. Ahab (00:57)
12. On the Occasion of Wet Snow (07:19)

Sound of Animals Fighting, The

The Ocean and the Sun

La California dagli anni Novanta è diventata la culla del Rock sperimentale, da cui sono riuscite ad evolversi numerose formazioni che hanno dato sfogo alla propria immaginazione, ottenendo risultati sorprendenti. Una testimonianza di questa volontà di ricerca timbrica è costituita dai The Sound Of Animals Fighting, originari di Los Angeles e giunti nel 2008 con alle spalle due validi full-length quali Tiger And The Duke e Lover, The Lord Has Left Us: con le loro magiche sonorità cariche di Elettronica, Avant-garde e Noise, i musicisti che hanno preso parte al progetto hanno da sempre stupito il (limitato) pubblico che si è loro avvicinato, non solo per l’ambito strettamente musicale, ma anche per il contesto surreale che si cela dentro la band.
Tornati alla line-up originale che comprende quattro musicisti coperti da anonimato sotto gli stravaganti nomi di The Nightingale, The Walrus, The Lynx e The Skunk, i The Sound Of Animal Fighting danno alla pubblicazione il terzo capitolo discografico The Ocean And The Sun, concept basato sul potere della natura che ha posto in soggezione per lungo tempo l’uomo e che ora viene spesso dimenticato.

L’atmosfera che pervade The Ocean And The Sun è catartica e misteriosa perché nelle dodici canzoni tessute dal quartetto statunitense vengono proposte soluzioni opposte tra loro ma capaci di adattarsi con efficacia: dalla cacofonia di certe sezioni più debitrici del Noise e dell’Elettronica, si passa con rapidità alle eteree distensioni dal sapore alternativo e progressivo di I, The Swan oppure dello splendido episodio centrale Cellophane.
Sebbene i The Sound Of Animal Fighting siano notevolmente impegnati con altri progetti come Rx Bandits o Circa Survive, le strutture concepite per questo The Ocean And The Sun appaiono fin da subito contorte ed intricate, raggiungendo il livello elevato di Progressive sperimentale del timido debutto Tiger And The Duke.
Oltre alle sezioni vorticose, non manca l’esplorazione di ritmi lenti e riflessivi, come dimostra la conclusiva On The Occasion Of Wet Snow, un viaggio malinconico ricco di chiaroscuri e di reminescenze alternative.
Gli intermezzi Industrial che spezzeranno il ritmo del disco potranno sembrare inutili o scontati, ma la musica dei The Sound Of Animal Fighting rappresenta l’ultima frontiera del genere sperimentale, che sa unire minimalismo e bizzarria.

In definitiva, pur collocandosi nella stessa sfera sonora dei precedenti lavori, The Ocean And The Sun raffigura un’opera complessa ed in grado di non scadere nella banalità in cui si imbattono innumerevoli realtà della scena contemporanea. Compiere una ricerca sonora non deve infatti essere confuso con creare una “desiderata” accozzaglia di suoni privi di un filo conduttore e semplicemente giustapposti: per coloro che volessero accostarsi ad un disco ben prodotto ed interpretato ma non di facile assimilazione, si consiglia The Ocean And The Sun perché potrà incarnare tutta la tradizione sperimentale degli scorsi decenni, evidenziando come lo stile si sia potuto evolvere da quei primi vagiti.
 

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