Voto: 
6.5 / 10
Autore: 
Jacopo Prada
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2007
Line-Up: 

Solecismi Pedestri
- Zingaro - voce e chitarra
- Bruno - chitarra
- Miccia - basso
- Sampe - batteria

Killdaddies
- Abominable Dr. Phibes - voce
- Pelli - chitarra
- Giorgiomaria - basso
- One Two Three Four Manzio - batteria


Tracklist: 

1. Sulla Stessa Barca (02:31)
2. Nudi E Crudi (02:15)
3. Diritti Inumani (03:17)
4. Chiodi, Creste, Spille E Boots (03:42)

5. Don't Let Me Down (01:18)
6. Deary Guy (01:40)
7. My Dog (01:24)
8. Punk-Rock Song For You (01:41)

Solecismi Pedestri Vs Killdaddies

Punk-Rock Come Dio Comanda

Dopo averli conosciuti qualche mese fa con …Non Stare A Guardare…, tornano a far parlare di sé i Solecismi Pedestri, band nata in provincia di Parma sul finire del 2001. Lo fanno attraverso uno split autoprodotto, ma a cui hanno collaborato diverse label indipendenti, in compagnia dei Killdaddies. Questi ultimi provengono dal Piemonte (zona di Torino e Alessandria) e sono in giro già da diversi anni; hanno inoltre lavorato con alcune etichette per l’incisione di un lavoro omonimo (esaurito) nel 2005. Il disco, accompagnato da un booklet semplice ma completo, prende il nome di Punk-Rock Come Dio Comanda, un titolo quanto mai esplicito.

Ad aprire le danze ci pensano i Solecismi Pedestri, autori di un ottima prova che conferma quanto di buono mostrato su …Non Stare A Guardare…. Sulla Stessa Barca parte a razzo e spazza via ogni dubbio: il complesso parmense non solo se la cava egregiamente, ma può contare anche su una produzione pressoché perfetta, capace di valorizzare al meglio ogni singolo passaggio dei quattro brani. Cambi di ritmo, cori, assoli, a Sulla Stessa Barca non manca proprio nulla, così come pure alle successive Nudi E Crudi, Diritti Inumani e Chiodi, Creste, Spille E Boots. Punk - Rock come Dio comanda, insomma…

Purtroppo con i Killdaddies la qualità si abbassa considerevolmente, a partire dalla produzione: i suoni non sono più così puliti come nelle quattro tracce iniziali ed il prodotto finale ne risente notevolmente. Poco azzeccata anche la scelta di cantare in lingua inglese, complice una pronuncia abbastanza imperfetta. Le strutture compositive dei brani, inoltre, risultano molto meno articolate rispetto a quelle dei Solecismi Pedestri, tuttavia alcuni capitoli dell’opera rimangono apprezzabili (Dreary Guy su tutti).

Lo split mette in mostra da un lato le ottime capacità dei Solecismi Pedestri, dall’altro le mancanze ed i limiti dei Killdaddies. Se i primi sembrano già pronti per il grande salto, lo stesso non vale per i secondi, che invece dovranno migliorare sotto diversi aspetti prima di raggiungere risultati validi. Il voto della recensione deve tener conto di entrambe le band, sebbene la parte curata dai Solecismi Pedestri risulti decisamente superiore rispetto a quella dei Killdaddies.

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