Voto: 
7.5 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Frontiers Records
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Jack Blades - voce, basso, chitarra acustica, percussioni
- Tommy Shaw - voce, chitarra elettrica ed acustica, tastiere, percussioni
- Michael Lardie - tastiere
- Brian Tichy - batteria
- Kelly Keagy - batteria (in Dirty Work)
- Ben Krames - batteria (in Time Of The Season)
- Colin Blades - backing vocals (in Your Move)

Tracklist: 

1. Summer Breeze
2. Time Of The Season
3. Your Move
4. I Am A Rock
5. Lucky Man
6. The Sound Of Silente
7. California Dreamin'
8. On A Carousel
9. Dirty Work
10. For What It's Worth
11. Dance With Me

Shaw/Blades

Influence

Dopo aver scoperto il proprio feeling artistico nella breve avventura con i Damn Yankees, progetto che i due condivisero con il chitarrista Ted Nugent ed il batterista Mike Cartellone con i quali sfornarono due buoni album, l'omonimo debutto in particolare contenente la monumentale High Enough, Tommy Shaw (Styx) e Jack Blades (Night Ranger) decisero di unire il loro talento al servizio del rock melodico e cinque anni dopo il successo dell'album Damn Yankees diedero alle stampe il poco fortunato ed altrettanto poco noto Hallucination. Come recita il titolo stesso del nuovo Influence, lo scopo dei due musicisti, tra i più attivi e bravi dell'ultimo ventennio, è quello di rivisitare quelle che considerano le loro primarie influenze artistiche, e lo fanno presentando undici cover che non snaturano affatto l'originale ed ormai storico fascino di questi pezzi, che possono considerarsi dei veri e propri classici della storia del rock.
Il periodo considerato ed esposto a revisione, si fa solo per dire visto che come detto le cover si mantengono abbastanza fedeli alle loro versioni originali, è di circa tre lustri, che vanno approssimativamente dal 1960 al 1975, anni dominati dal rock classico, da quello psichedelico e dal progressive.

Si va così dal soft-rock cantautorale di Summer Breeze dei Seals & Crofts rivisto in chiave maggiormente raffinata e snella, tanto da risultare addirittura più melodica ed efficace dell'originale, al progressive rock più diretto e melodico degli Yes, dei quali viene ripresentata Your Move, e degli Emerson Lake & Palmer, presenti invece con la bellissima Lucky Man, brani che lasciano un po' la loro essenza prog e si proiettano maggiormente verso un più immediato classic rock, o ancora al folk/country rock di For What It's Worth dei Buffalo Springfield.
E poi il pop/rock barocco di Time Of The Season, probabilmente il maggior successo dei The Zombies, band degli anni '60 con un sound tra Beatles e Beach Boys, o il rock tipicamente sessantiano di On A Carousel degli inglesi The Hollies, che vissero l'epoca del beat rifacendosi un po' agli Everly Brothers, come sulla stessa scia si mantiene la closer Dance With Me degli Orleans, tutte rivisitate in una versione più rock ed attuale.
In tutto ciò però i pezzi maggiori sono Dirty Work degli Steely Dan, band fondamentale per gli Styx, i Toto e tutto il movimento AOR in generale, cosa che vien fuori facilmente ascoltando il pezzo, l'epocale California Dreamin' dei The Mamas & The Papas, fedele all'originale ma rimodernizzata in quel bel solo di chitarra, e due tra i tanti dei meravigliosi classici di Simon & Garfunkel, vale a dire I Am A Rock, più robusta e dura dell'originale senza perdere però il suo enorme appeal, e la sublime The Sound Of Silence, molto fedele all'originale perché forse anche per due grandi artisti come loro è impensabile renderla ancor più bella.

Interessante e piacevole riproposizione di canzoni "sacre" e fondamentali della storia del rock, questo Influence è quindi un lavoro che ha un sapore ed un intento prettamente intimista, ma che soprattutto ha la capacità di fare innamorare della musica rock e dei vari modi in cui questa è stata intesa e sviluppata nel corso degli anni. 


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