Voto: 
8.0 / 10
Autore: 
Francesco Giovanolla
Genere: 
Etichetta: 
GerMusica/NL Distribution
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Robert Forse - Voce
- Tobias Andersson - Chitarra
- Olle Rod’ehn - Batteria
- Jörgen Jönsson - Basso


Tracklist: 

1. Can You Tell Me
2. Turn Back Home
3. Falling
4. Perfection
5. Don't Turn This Love Into Hate
6. Same Old Muddy Roads
7. Justice With My Hands
8. In The End
9. Turn Back Time
10. Don't Chain My Heart

Shadowland

Falling

Per tutti coloro che sanno apprezzare le dolci note del melodic metal propriamente detto è inutile riconfermare che i paesi nordici e la Svezia ne sono la fucina per eccellenza; siamo nel 2003, e dall'idea del vocalist Robert Forse (Head Of Tales, Afterglow), e del chitarrista Tobias Andersson, reduce di alcuni grandi prove con i Seven Wishes, nasce il progetto Shadowland. La lavorazione dei pezzi è stata alquanto lunga, ma alla fine con l'aggiunta del bassista Jorgen Jonsson (Damned Nation) e del batterista Olle Rodehn il progetto è andato definitivamente in porto. Ed ecco che nell'agosto del 2007 ci troviamo tra le mani il loro primo album: Falling.

In genere potrebbe essere perfettamente normale aspettarsi che un neonato gruppo come gli Shadowland, formato da componenti per la maggior parte sconosciuti o noti solo localmente, sviluppi un sound non particolarmente innovativo che (come è anche in parte comprensibile) tenda ad assimilare le influenze dei gruppi di maggior calibro e a "scoppiazzare" riff e ritmiche rimodellandole su quello che in un futuro dovrebbe diventare il loro stile definitivo, cosa che non sempre riesce. Ma i tre anni passati in songwriting sono serviti: gli Shadowland solprenderanno l'ascoltatore, perchè quello che hanno creato è una perfetta fusione tra l'hard rock scandinavo e il melodic metal, con un tocco progressive che aiuta il gruppo a staccarsi dai clichè del power/melodic metal, creando qualcosa di nuovo ed inaspettato.

Il disco è presentato in maniera eccellente da Can You Tell Me: Tobias Andersson sfodera tutta la sua esperienza elaborando un riff deciso e coinvolgente, mentre il vocalist introduce le sue grandi potenzialità, presentandosi come una delle tante rivelazioni di questo disco, cantando in uno stile leggermente distaccato dagli standard odierni e non comparabile in maniera diretta con i suoi colleghi di genere, possedendo tuttavia un timbro che sotto certi aspetti potrebbe ricordare Gavin Hayes, cantante dei Dredg. La sua potenza viene confermata con ancora maggiore evidenza nella seconda traccia dell'album, Turn Back Home, dove il tocco progressive sopracitato si fa sentire, pemettendo alla band di creare una diversificazione del sound alquanto curiosa, come d'altro canto nella title-track Falling, un pezzo realmente interessante, esaltato sempre dal vocalist e dai repentini cambi di tempo. Giunti ormai alla quarta traccia, le sorprese non sono finite; perchè la qualità del lavoro non cala, ma anzi subisce un'evoluzione costante. L'epicheggiante Perfection e l'aggressiva ma cadenzata Don't Turn This Love Into Hate fanno scivolare piacevolmente le note del disco, mentre Same Old Muddy Roads ritorna ad una composizione più classicheggiante, arricchita come sempre dal solito spunto progressive, che tende a non mancare mai, come nella bellissima Justice With My Hands, un pezzo dal sapore hard-rock, melodica e decisa allo stesso tempo. Chiudono il cd l'immancabile power ballad In The End, la variopinta Turn Back Time e l'ottima cover dei Toto, Don't Chain My Heart.

Senza alcun ombra di dubbio questo cd si è presentato come una vera e propria rivelazione: le armi dell'album sono molte, tra le quali si ricordano la varietà del sound, il distaccamento dai clichè del power metal odierno, che fin troppi gruppi tendono a trasportarsi dietro in maniera a dir poco imbarazzante (ad esempio i neonati Heel), una fusione a dir poco perfetta tra il melodic metal e il progressive, anche se quest'ultimo passa in secondo piano, un'ottima voce e la grande maestria del chitarrista Tobias Andersson. Un gruppo da tenere d'occhio, perchè di sorprese potrebbe riservarne tante.

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