Voto: 
6.0 / 10
Autore: 
Gabriele Bartolini
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2011
Line-Up: 

- Marco Testoni - Composizione testi, musiche, partiture per violino, viola, violoncello
- Francesca Fadda - Violino
- Gioele Lumbau - Viola
- Rita Pisano - Violino
- Roberta Botta - Violoncello

Tracklist: 

01. Little Daily Inconveniences
02. Waiting For The Dawn
03. Monster Pride
04. Grey Day
05. Like A Serenade
06. Miss Kubelik
07. My Reward

Sfanto

Demo

Sfanto è lo pseudonimo scelto da Marco Testoni, musicista e videomaker sassarese trapiantato a Londra, fin tanto che la lingua scelta per esprimersi nellla sua one man band è proprio l' inglese. Dapprima libero di allenarsi con i primi stimolanti demo home made, il nostro decide ben presto di trasferire i suoi studi da pianista in uno studio di registrazione vero e proprio, con l' unico scopo di osservare attentamente quale risultato ne sarebbe venuto fuori. I venti minuti del suddetto demo sono decisamente congeniali a chi nella musica cerca un mezzo per rilassarsi e distogliere lo sguardo per un attimo dal frenetico tram tram giornaliero: l' unico requisito richiesto è quello di non aspettarsi chissà quale profonda poesia, ma bensì prendere queste canzoni come il più sano e onesto degli intrattenimenti.

Sette brani per rivelare tutta la passione per l' indie-rock albionico e per il pop di matrice classica; Sfanto è uno che conosce perfettamente il termine melodia, ed è per questo che decide di liberare il suo estro da smanettone incallito di videogame sotto la forma di un soft-rock radiofonico, a tratti folk, a tratti pop. Il suo singolo, se così si può dire, Little Daily Inconveniences è un crocevia tra pizzicate 8-bit e riff di chitarra, il pezzo perfetto per introdurre l' act semi-acustico che imperverserà di lì a poco. Un mondo fatto di soffici accordi e testi ironici ( Waiting For The Dawn) quello di Marco Testoni, coronato da estremi indie-rock da Sebadoh ospiti in un asilo ( Monster Pride) ma anche da un' etica do it yourself ricca di spezie, barocca, avvicinabile al Calorifero più melodico ( Grey Day). A completare l' opera con i giusti colori ci pensano Like A Serenade, in zona Lucy In The Sky With Diamonds, il miglior chitarrismo cerebrale degli A Toys Orchestra ( Miss Kubelik) e la conclusiva traccia per solo piano My Reward, che dimostra quanto il suo talento non sia frutto del caso. Nel suo piccolo, un demo che ammalia.

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