Voto: 
7.0 / 10
Autore: 
Corrado Penasso
Genere: 
Etichetta: 
Regain Records
Anno: 
2010
Line-Up: 

- Magnus "Infaustus" Ödling - voce
- Kraath - chitarra, basso
- Håkan "Alastor Mysteriis" Sjödin - batteria, tastiera, voce

Tracklist: 


1. A World In Hell (05:02)
2. Ekpyrosis (03:53) 
3. The Mournful Sunset Of The Forsaken (05:10) 
4. The Devouring Eye (06:42) 
5. Subsequent Emissions From A Frozen Galaxy (03:54) 
6. Thoughts Of Life They Wither (07:31)
7. Celestial Remains Of The Cosmic Creation (04:22) 
8. Enemy Of Creation (08:05)

Setherial

Ekpyrosis

Tra i progenitori del black metal scandinavo, i Setherial si formarono nel 1993 in Svezia. Allora i tempi erano maturi per creare qualcosa di originale nel genere, qualcosa che potesse unire musicalmente in modi perfetti il gelo della loro Terra con melodie appena accennate affinché l’atmosfera ne potesse giovare. Forse il loro capolavoro a tal proposito rimane Nord, imbattuto omaggio all’inverno nordico. Tuttavia, man mano che il tempo passava, i Setherial si avvicinavano sempre di più ad uno stile che si faceva notare con i più fortunati Dark Funeral, perdendo così gran parte dell’originalità al fine di gettarsi a capofitto nella mera velocità d’esecuzione. Gli album a seguire si fecero notare solamente per essere delle copie sbiadite di quelli prodotti  dalla band di Emperor Magus Caligula.

Giunti al sesto album con questo Ekpyrosis, le cose cambiano leggermente poiché alcuni elementi progressive si radicano nel loro sound. Tuttavia, A World in Hell inizia l’album con una serie di tempi veloci abbinati a fraseggi di chitarra sconclusionati ed a stop insipidi, mal calcolati in un sound generalmente veloce che non abbisogna di tali arrangiamenti a voler per forza essere originale. Lo spettro degli ultimi Emperor aleggia sulla composizione e non si tratta di un episodio disparato, nonostante alcuni momenti più melodici sono da segnalare poiché ottimi per l’atmosfera. Lo scream a volte muta quasi in growl ed anche ciò è classico dei Dark Funeral. Si prosegue con la meno impulsiva title track e con la meno ispirata o semplicemente meno originale The Mournful Sunset Of The Forsaken. Alcuni riffs si fanno notare per la loro vena gelata e leggermente melodica anche se non ci troviamo nulla di particolarmente esaltante e la band pensa a fare il suo lavoro distruttivo principalmente in blast beats. Devouring Eyes segna un leggero cambio di rotta e la sua lunga durata lascia trasparire momenti dal tocco epico e strutture leggermente più elaborate, senza che la mera velocità sia l’unica caratteristica.

Subsequent Emissions From A Frozen Galaxy
spesso mi ha fatto tornare in mente lo stile inimitabile dei grandi e sottovalutatissimi Hades con l’album Millennium Nocturne poiché l’atmosfera é cupa e le chitarre tracciano melodie drammatiche, quasi provenienti da altri mondi, profonde ed evocative. Thoughts Of Life They Wither pur non puntando tutto sulla pura velocità, non annovera momenti veramente esaltanti forse perché contiene sempre elementi che in minima parte potrebbero essere accostati ai loro “cugini” o semplicemente che essa non regge il confronto con la canzone precedente, forse vera hit del disco. Stesso discorso per la veloce e scorrevole Celestial Remains Of The Cosmic Creation, arrivando a chiudere il disco con la lunga, discreta e abbastanza varia Enemy Of Creation che comunque non dice nulla di quanto già detto in precedenza per un disco che si lascia ascoltare facilmente. I Setherial si sono discostati leggermente dal loro “vecchio” stile che metteva l’accento sull’irruenza e lo sforzo di risultare più originali è da apprezzare, in ogni caso.   

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