Voto: 
5.0 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Indie Recordings/Audioglobe
Anno: 
2008
Line-Up: 

- LRZ (Lars Sorensen) - samples, synth
- Selveste TurboNatas (Kjetil Eggum) - chitarra
- Ofu Khan (Jimmy Ivan Bergsten) - chitarra, voce
- Thomas B (Thomas Brandt) - basso
- E_Wroldsen (Eric Wroldsen) - batteria


Tracklist: 


1. Move Or Be Moved (Full Version Mix 2008) (05:40)
2. Dead (Sick Transit Gloria Mundi - 2002 :: ReFactor 2008) (04:46)
3. Last Call (Cold Dark Matter - 2000) (04:39)
4. Abstract Moral - Junction Mix (Internal Punishment Programs - 2004, Remix 2008) (03:04)
5. Synthesize My DNA (Internal Punishment Programs - 2004) (04:05)
6. Bleed (1996/2008) (02:33)
7. 4418 (Internal Punishment Programs - 2004) (01:52)
8. Desolation (Sick Transit Gloria Mundi - 2002) (05:52)
9. Technocrate (Dunkelheit Version 2008 Mix) (04:45)
10. Cyborg Era / Dead End (Remix 2008) (05:07)
11. The Central Sun - Part 1 (1996) (04:21)

Red Harvest

The Red Line Archives

Attivi ormai dal lontano 1989, i norvegesi Red Harvest ne hanno fatta di strada dal timido e grezzo esordio Nomindsland, che faceva assaporare accanto al Thrash Metal ottantiano i vagiti dell’ormai avviata scena post-industriale. Dopo aver realizzato ben otto capitoli discografici ed aver ottenuto dal 2007 un significativo contratto con la Season Of Mist, anche per i sei di Oslo arriva il momento della pubblicazione di un Best Of, che possa raccogliere quelli che secondo la band sono stati gli episodi da immortalare di una lunga carriera. The Red Line Archives si presenta però come un lavoro ben aldilà del classico greatest hits, perché accosta ai fasti del passato remix e tracce inedite.

Da sempre i Red Harvest hanno dedicato una certa attenzione al valore dell’elettronica carica di Noise e i remix proposti su The Red Line Archives sottolineano ulteriormente quest’aspetto: la cacofonia di Move Or Be Moved appare opprimente a mano a mano che la canzone si apre nel suo vortice di suoni, mentre la rinnovata Abstract Moral conferisce un tono più oscuro all’alone Red Harvest, costantemente votato ad una sensibilità malata.
Ennesima dimostrazione di come la musica dei Red Harvest si sia inserita nel panorama Industrial attuale è la quinta Synthesize My DNA, uno dei brani più acclamati e sperimentali dell’ottimo Internal Punishment Programs del 2004.
Quest’ultimo sembra essere l’album più caro ai Red Harvest, poiché tra undici tracce inserite su The Red Line Archives ben tre sono tratte da Internal Punishment Programs, lasciando invece nettamente trascurati altri full-lenghts.
Non manca però la rivisitazione dell’altro masterpiece del 2002, Sick Transit Gloria Mundi, ricco dei timbri tipici dell’Industrial tedesco più perverso: ecco quindi che Desolation si staglia con le sue campionature caotiche e spettrali, aprendo naturalmente la strada al binomio Technocrate / Cyborg Era, commistione di remix che spaziano fino al Metal più estremo.

In questa dimensione cibernetica e meccanica i Red Harvest riescono ad esprimersi al meglio da quasi due decenni, ma una compilation appare abbastanza inutile attualmente: la band non può infatti conquistarsi nuovi fans attraverso un greatest hits, poiché i suoni propri dei norvegesi non sono accessibili fin dal primo ascolto, e inoltre dischi come Sick Transit Gloria Mundi o Internal Punishment Programs non possono essere smembrati perché si perde il vero filo conduttore.
I Red Harvest pertanto non sono una formazione da Best Of e i remix proposti non paiono neanche all’altezza di una nuova potenziale pubblicazione: in definitiva The Red Line Archives è un esperimento non riuscito che passerà in secondo piano nella lunga e prolifica carriera del sestetto di Oslo.

NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente