Voto: 
7.2 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
MTM Music/Frontiers
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Michael Bormann - voce, basso e tastiere
- Tore Moren - chitarra e backing vocals
- Lars Forseth - chitarra e backing vocals
- Per Helge Bruvoll - batteria e backing vocals


Tracklist: 

1. Do You Like It
2. Insobriety
3. Get Over It
4. Crazy
5. Die For You
6. Flesh And Blood
7. Let Me Be Your Favorite
8. The Other Side
9. Deserve
10. Right By Your Side
11. Lovesong

Rain

Stronger

Il 2006 ci ha donato un Michael Bormann ispirato ed impegnato come mai, infatti in pochi mesi ha sfornato un album solista, una fondamentale collaborazione nell’ultimo lavoro di Zeno, e il qui discusso Stronger con i suoi Rain, che rappresenta il secondo album di questa band dopo l’esordio del 2002 con House Of Dreams.
Il loro Hard Rock risente particolarmente della figura nettamente prevalente dell’ex singer dei Jaded Heart, adagiandosi infatti nel ripercorrere le sonorità dei vari Jaded Heart e Bonfire con l’aggiunta di una buona dose di Melodic Hard americano alla Bon Jovi, naturalmente quelli dei primi dischi. Ne vien fuori così un buon concentrato di Rock melodico caratterizzato dal suono chiaro e nitido, merito anche della buona produzione, dal buon lavoro dei tre norvegesi che affiancano Michael in questo progetto, e soprattutto dalla grande performance vocale dello stesso Bormann, anche se eventuali paragoni con il suo quasi contemporaneo lavoro solista ne potrebbero sminuire la portata.

Fatto sta che se avete apprezzato i primi Bon Jovi, sarete colti da nostalgia nel sentire brani come The Other Side, Crazy, I Die For You o Lovesong, dove la similitudine tra il sound proposto dalle due band diviene lampante, ma anche se siete stati cultori e sostenitori dell’Hard di scuola tedesca, o europea, troverete pane per i vostri denti nell’ascoltare brani come l’opener Do You Like It o Flesh And Blood.

Del resto le undici canzoni presenti nel platter, pur presentando un sound derivato e non potendo contare su fattori come originalità e innovazione, hanno comunque dalla loro la capacità di coinvolgere e di rendersi piacevoli ed interessanti, invogliando così all’ascolto. Dal Rock più duro dell’opener al Rock n’Roll più dinamico di Insobriety, alle varie ballad e mid-tempos, ora malinconiche o romantiche, ora graffianti o bonjoviane, come Get Over It, e le già citate Crazy, Die For You, The Other Side, Lovesong, fino alla piacevole, elettrizzante ed energica Let Me Be Your Favorite, all’acustica Right By Your Side, e alla radiofonica Deserve, Bormann e soci dimostrano di aver sempre qualcosa da poter dire in maniera piacevole, leggera ed elegante, senza negare tuttavia che gli echi bonjoviani, a tratti forti ed evidenti, non possono che rappresentare un punto a loro sfavore.

In definitiva Stronger è un buon album, piacevole all’ascolto e ben fatto, limitato però dal suo sound parecchio derivato e dalla possibilità, neanche tanto remota, che possa stancare già nel breve periodo, proprio a causa delle varie reminiscenze bonjoviane, ed in limitati casi teutoniche, presenti nelle varie composizioni. Infine un plauso particolare mi sembra doveroso per la prestazione superlativa di Bormann, che oltre a cantare suona basso e tastiera, ed anche la prestazione dei tre norvegesi non è affatto da meno.


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