Voto: 
9.0 / 10
Autore: 
Rick T.
Etichetta: 
Purtuttavia Records
Anno: 
2003
Line-Up: 

- Aruberto Garroni - idrochitarre a lampi gamma
- Son Nakagata - idrochitarre fotoniche
- Concetta Wakamoto - fulmine di Pegasus
- Papa Razzinga - missili neutronici

Guests:
- DJ Gualtiero - coltellacci insozzati di grasso di bistecca, esche di varia natura
- Massimo Mazzocca - idrochitarra a percussione quantica
- John John John - batteria
- Gianmatteo "i 30STM non sono emo cribbio!" Rivera - triangolo, percussioni, citofono, flame, tastiera
- George McAnthonines - basso
- Albert Gallons - voce, pappagallo
- Pedobear - esche di varia natura
- Mike Patton - non si sa però c'è dentro

Tracklist: 


1. La vocazione d'essere mamma non è altro che la sublimazione di quella d'essere donna che svolge mansioni di fatica
2. 名探偵コナン=ネバーエンディング・ストーリー
3. Blues for the Red Chan
4. Vergogna, scandalo (avete tutti gli occhi falsi)
5. The Unknown Pleasures of the Shin Division
6. Sheet 0's Corner
7. The Coffee Youth and the Gay Ass of Ricky
8. 7-5-2008
9. All hail Alex Halman! All hail Albert Braids!
10. La Stella dei Balocchi. Morissero tutte 'ste foche di merda.
11. "ポケットモンスターニョウ"
12. G.S.L. R.I.P.
13. I Came Back to Kick Their Asses...
14. ... But They Are Kicking Mine!
15. Who is that dummy who beats the door and closes it while shouting?
16. Ich habe ZWEI katzen (pierce pussy cats with your drill!)
17. Sì ma... cioè, non mi interessa
18. If i find the one who made me angry I'll give him a punch that will break his head... I will find that idiot, first or later...
19. Ok, I... I Don't Want to Know!
20. Armadi & Mensole
21. All Your Trick Are Belong to Us! All Your Fool Are Belong to Us! All Your Joke Are Belong to Us! ALL!
22. Holy shit, if you come forward again I'll give you a punch!
23. SSssssbbbrrrroccc
24. 'Nunslaughter' must be the most inappropriate name for a metal band ever. What does the laughter of nuns have to do with death metal? I've avoided them for that reason.

Plus the Never Dies!

It's Not Lupus

Nota: recensione pubblicata per la vetrina laterale in data 01-04-2010, ora archiviata.


Ecco ordunque i Plus the Never Dies!, fondati in un hotel di Tokyo dall'unione di un geometra misogino e di un direttore di telegiornale ambiguo (unione non in quel senso, pervertiti!), si tratta dell'ennesimo gruppo del Sol Levante venuto da chissà dove, però bisogna riconoscere che il loro esordio datato 2003 è dannatamente iperbrillo e intrigante, attorniato da un'insostenibile leggerezza dell'essere avanguardista.
Codesti signori hanno scritto e composto canzoni anche in italiano e in tedesco in onore dell'Asse e perché luogo comune (non Mazzucco) vuole che l'italiano lì faccia figo, tutto retaggio delle loro idee politiche leggermente imperialiste e nostalgiche, ma curiosamente il concept del disco d'esordio It's Not Lupus!, prodotto da un ortofrutticolo che nel part-time si occupa di trollaggio di nome Gianmatteo Rivera, orbita attorno all'incontro fra il dottor House (americano) e il misterioso Demone della Lucania (cugino di Phantom e quindi proveniente dalla giungla africana) venuto a succhiare le anime dei fan di Mike Bongiorno.

Al primo ascolto si potrebbe dire che chiunque comprasse quest'album è un povero Gonzo, però poi cresce e si fa più piacevole, sempre di più.
Credo che ai membri del gruppo poco importi della poca immediatezza e che essi si arroghino il diritto di aver innovato la musica. Probabilmente glisserete il tutto superficialmente, non curanti della scoperta appena fatta. Eppure, questo è forse l'esempio più lampante di innovazione in campo musicale che abbia mai visto negli ultimi anni.
Benché molti motivi siano poco più che schizzati, benché molte parti siano solo divertissement e fungano da mero raccordo tra un ritornello e l'altro, i contenuti rimangono, e dal punto di vista tecnico-compositivo, e come sdoganamento di confini musicali: scoperta di nuove sonorità, aprire i propri orizzonti, venire incontro a nuove realtà musicali. Attività che molti evitano, per pigrizia mentale. Come può esistere, nel "senso comune", il concetto di "scoperta"? La "scoperta", per definizione, è un essenza che pre-esiste al suo diventare conosciuta all'uomo. Dunque, se oggi diciamo che i Finley esistevano già ai tempi dell'antica Roma, solo erano chiamati "Cloaca maxima".
Allora può esistere - anzi sicuramente esiste - OGNI genere musicale che io possa e ancor più che io NON possa neppure immaginare.
Esiste, ad esempio, l'dsafruewqra. Non so cosa sia, ma esiste.
Alternativamente, bisogna dire che l'ingresso nel campo del "noto", ovvero del riconosciuto paradosso del motivetto che sa di già sentito e che se fatto da un gruppo che ci sta simpatico allora è un tributo/citazione/influenza mentre se fatto da un gruppo che ci sta antipatico allora è plagio/derivativo/impersonale, impedisce la giusta progressione del concetto di musica. Questo è ciò che io credo. Contestare ciò non può che essere sintomo del proprio rifiuto nei confronti della realtà, equivalente al rifiuto del contatto umano, un'eterofobia che è la quadratura del dilemma dell'otakuzoku, difatti l'otaku chiuso nel suo mondo di "non crescita" è tipicamente erotofobo, TEME il contatto tra persone, ovvero AT-Field diversi, e il contatto più stretto, la comunione più stretta dopo il parto, è il coito vaginale, il ritorno all'utero. E non solo: ascolterà sempre gruppi jappi tutti uguali fra loro che scimmiottano qualche genere occidentale.

Contestare la progressione musicale e la scoperta di nuove sonorità non è altro che un barbarismo vuoto dentro, degno di chi è capace solo di mangiare carne macellata con coltellacci affilati e forchette acuminate poiché privo di intelletto; chi è d'accordo invece, se non saprà sviluppare la sua indole e rimarrà schiavo del suo idolatrismo culturale diverrà un redattore musicale, ma se così non sarà, io dico che stiamo assistendo alla genesi di un artista.

Ora scusatemi ma devo chiudere la recensione perché ho lasciato la pasta sul fuoco e devo andare in cucina che si sente odore di bruciato.

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