Voto: 
6.5 / 10
Autore: 
A. Giulio Magliulo
Genere: 
Etichetta: 
Autoprod.
Anno: 
2016
Line-Up: 

Micciola: synth, chitarra, voce
Calandrino: basso, synth, voce
Zanardi: batteria

Tracklist: 

1. Background

2. Mechanical liars

3. Cracks in the ice

Pin Cushion Queen

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Il post-rock 'Louisville old school' è solo un pretesto per introdurci in un mondo più caro ai Blonde Redhead e ai Sonic Youth, fatto di drumming frastagliato, chitarre che anelano alla decadenza urbana e voce trascinata. In Background il colore dominante è il grigio, come quello di un parcheggio di un centro commerciale nel quale però si intravedono le prime luci della sera, le insegne e gli uffici illuminati dei palazzoni di fronte.

In Mechanical Liars è l'istinto tribale del post-punk a dettare regole e ritmo, c'è una tregua apparente che dura poco, permettendo alla traccia di riprendere il rituale swansiano esattamente dove era stato lasciato e portandolo fino alle estreme conseguenze.

Cracks In The Ice, ultimo brano dell'e.p. nella sua dimensione onirica finisce per spingersi in territori vocali non distanti da quelli di un Robert Wyatt costretto alla lontananza dalle sue finestre sul blu mediterraneo.

Interessantissimi spunti dunque da parte del trio bolognese che con questo e.p. ne inaugura una serie di tre e che anticipa spiazzamenti di genere e di stile, come a cercare ancora un po' la propria anima.

 

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