Voto: 
4.0 / 10
Autore: 
Alessandro Mattedi
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2006
Line-Up: 

:
- Maurizio Griglio - chitarra, voce
- Marco Bongiovanni - chitarra
- Samuele Peirano - basso
- Stefano Perrone - batteria
- Paolo Ferrigno - tastiere

Tracklist: 

:
1. Pages of Black History
2. The Black Tower
3. The Pain of Reality
4. Uneasiness

Paranormal Misteria

Pages of Black History

Gli italiani Paranormal Misteria nascono nel 2000 a Cuneo ispirandosi per il nome ad una canzone degli Hypocrisy, Paranormal Mysteria (con una i al posto della y probabilmente per distinguersi, sia come entità musicale che nei risultati delle ricerche su Internet).
Dopo una prima demo nel 2001 intitolata Exilis, i cinque ritornano nel 2006 con un EP intitolato Pages of Black History.
La loro proposta è generalmente un death metal ruvido e duro ma con diverse aperture melodiche (a volte quasi goth) che cercano di variare un po' la formula. Purtroppo, come è prevedibile, il tutto risulta ancora fortemente acerbo e derivativo, ancora difettante di freschezza della proposta e di un songwriting più concreto e maturo. Il punto che stona maggiormente nel disco è però la voce terribile, una sorta di screaming rauco e gracchiante che però non risulta affatto incisivo, angosciante o trascinante, anzi, il suo timbro da "mal di gola acuto" disintegra le atmosfere dei brani che altrimenti risulterebbero ben più cupi.

L'iniziale titletrack Pages of Black History viene introdotta con dei choirs di tastiera abbastanza blandi, ben presto però parte una sfuriata violentissima del resto degli strumenti che catapulta nel pieno del death floridiano più rozzo e duro. Piacevole il contrasto generato dalla distenzione (pianoforte, chitarre acustiche, voce pulita e mini-assoli timidi sfocianti in una vibrante escursione solistica) che sopraggiunge a metà brano verso il resto più aggressivo del pezzo, ma la cattiva registrazione e lo screaming inascoltabile penalizzano troppo il tutto.
The Black Tower si incentra su un riff che ricorda Cold degli At the Gates con in sottofondo dei leggeri tappeti di tastiera atmosferica, con stacchi più granitici ed un breve interludio melodico/acustico banalotto anche se scorrevole.
The Pain of Reality ha un passo più meditato, da doom/death leggero, ma tende ad essere un po' monotona (tranne nel piacevole assolo) e gli inserti di strings sono evocativi ma banalotti.
Infine Uneasiness è una cavalcata più vicina al gothic metal, sia per le tastiere che sembrano riciclate dai plurime gruppi di moderno goth melodico sia per i riff duri e rocciosi, ma anche cadenzati e tendenzialmente atmosferici, senza troppe sorprese.

Qualche spunto interessante c'è, sia nei momenti più brutali che in quelli più melodici; per essere una formazione emergente i Paranormal Misteria possono fare cose carine, se riescono a trovare una miscela che risulti originale e catturante (e soprattutto a sistemare la questione vocale). Vedremo cosa ci riserberanno in futuro.

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