Voto: 
7.3 / 10
Autore: 
Sergio Galici
Genere: 
Etichetta: 
Wheesht
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Maurizio Fasolo - Tastiere e Synth
- Alex Spalck - Voce
- P. Favatti - Basso
- Alex Grimignani - Batteria

Tracklist: 

1. Deny Everything (03:54)
2. Heroina (05:12)
3. A Wine Called Anarchy (03:58)
4. Flash Me With Your Rage (03:09)
5. Extreme (04:11)
6. Die Wut (03:53)
7. Propethy is Theft (04:12)
8. Each Man (03:57)
9. Yagana (05:46)
10. Injuries And Casualities Aside (03:50)
11. End Is Nigh (04:34)

Pankow

Great Minds Against Themselves Conspire

Firenze, 1981.
Siamo in quel periodo dove tutta l'Italia stava vivendo la fase post-'77, una fase che vede un cambiamento radicale soprattutto tra i più giovani che, rendendosi conto dell'inutilità di possedere un ideale, si rifugiano sotto il guscio del nichilismo.
E cosa resta ad un uomo senza ideali, senza scopi, senza progetti per migliorare la propria società o la propria vita, se non una sfrenata passione per la musica?
Nascono così i Pankow, inizialmente formati da Maurizio Fasolo aka FM, Massimo Michelotti e Alex Spalck, pubblicando il cd Das Vodka Caos.

Dopo 26 lunghi anni di carriera, il gruppo EBM/Industrial fiorentino, dopo aver acquisito un enorme successo non solo in campo europeo, ma anche mondiale, pubblica il cd Great Minds Against Themselves Conspire.
Benché l'elettronica sia un genere abbastanza versatile, è davvero molto difficile riuscire a trovare un Sound originale ed innovativo da un album all'altro, soprattutto se, come nel caso dei Pankow, questi album superano addirittura la ventina.
Eppure loro ce l'hanno fatta: Great Minds Against Themselves Conspire non si limita ad una semplice sperimentazione musicale, ma si addentra nel vuoto che ogni essere umano possiede al suo interno, vuoto che col passare del tempo, sì va allargando sempre di più.

Il cd viene registrato nel salotto di Alex Spalck, nella sua casa in Australia, dove abita attualmente, dopo una lunga pausa musicale, causata principalmente dalla distanza geografica dei componenti della band: questa nuova riunione influenzerà molto le tematiche dei testi, benché rimarranno sempre d'impronta introspettiva e politica.
La versatilità della voce di Alex si fa sentire sin dall'inizio del cd, con la traccia Deny Everything, che conserva un'attitudine molto post-new wave, per poi mutare completamente in Heroina, traccia dedicata a Tobias Gruben, ex frontman dei Die Erde, importantissima figura nella scena Industrial europea.
L'istinto di ritornare al sound iniziale che la band aveva sperimentato, è stato sicuramente incontenibile, e la traccia A Wine Called Anarchy ne è la dimostrazione: voce effettata, una base più analogica che digitale e una ritmica semplice delineano questo tuffo nel passato, che risulta molto piacevole ed orecchiabile e suscita un po' di nostalgia per coloro che seguono la band sin dagli albori.
Un'inaspettata ma piacevole sorpresa si ha ascoltando la traccia Flash Me With Your Rage, che mescola in modo grottesco ed anacronista un folk francese e una voce che ricorda i primi cantautori americani degli anni '40: Alex ed FM daranno il meglio di loro per rendere più atmosferica possibile questa traccia, sebbene non presenti un sound poi così originale e innovativo.
L'influenza del digitale è tuttavia fortemente visibile in Extreme, canzone che è puramente basata sullo stile Industrial anni '90, classico per il suo groove e un largo uso dell'effettistica più che della dinamica musicale.
Die Wut, sesta traccia del CD, presenta un Alex in tutta la sua genialità: in una base estremamente semplice, che vede non più di una nota e qualche rumore, la voce, quasi corale, riesce a trasportarci una meravigliosa atmosfera oscura e tenebrosa e allo stesso tempo psicotica e nichilista.
Propethy is Theft e Each Man, oltre che ad essere accomunate da testi politici, classico della band, posseggono un sound EBM molto lavorato e complesso, che riesce a tenere testa quello delle band contemporanea, cosa quasi impossibile, se si pensa alla data della formazione dei Pankow.
Nella traccia Yagan abbiamo la stessa particolarità della traccia Die Wut, con l'unica differenza di una voce tendente alla dark wave dei Bahaus di In A Flat Field.

La passione per Brien Eno che FM nutre sin dall'adolescenza viene incorporata nella penultima traccia dell'album, Injures and Casualities Aside, che presenta anch'essa un testo di stampo prettamente politico, abbastanza tendente al nichilismo.
La scena del Noise anni '90 e contemporaneo ha sicuramente influenzato la band, ed è (forse) per questo, che è stata concepita The End Is Nigh, ultima e disperata traccia del cd, che concerne in sè una linea vocale che a tratti ricorda quella di Sopor Aeternus, accompagnata da quattro lunghi minuti di ripetizioni cacofoniche e effettistiche sfuggevoli ed opache: una chiusura degna dello stile dei Pankow, che ancora una volta ci propongono un capolavoro originale ed introspettivo che ci cattura con il suo fascino indiscreto e malinconico.

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