Voto: 
6.5 / 10
Autore: 
Marco Lorenzi
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Giuseppe Gioia - voce, chitarre, arrangiamenti
- Francesco (Jocelyn Pulsar) - chitarra e voce in "Un Poeta..."


Tracklist: 

1. Mattia Pascal (02:57)
2. Marzo (03:17)
3. La Fine (Ovvero Cambiamenti) (04:45)
4. Amico Lontano (06:01)
5. Un Poeta... (04:11)
6. Informazioni di Vincent (04:40)

Orb

Via da Me

Il progetto Orb nasce nel 2006, con il bassista Giuseppe Gioia (dopo cinque anni tra le fila degli At Olympo's Grandmother e successivamente voce e chitarra dei Notte Industriale). Questa demo, Via da Me, si presenta come sincero tributo alla figura mai dimenticata di Elliott Smith e segue di qualche tempo la registrazione di Cera di Ef, preannunciato come un lavoro più maturo e curato negli arrangiamenti rispetto al predecessore.

Le atmosfere ricreate in questo mini sono tinte di toni acustici (che rimandano, senza scomodare paragoni troppo importanti sia chiaro, ad un certo De Andrè), nei quali si innestano liriche profonde e sensazioni malinconiche. Del resto, le reminiscenze di Lo-Fi sono evidenti sin dalle prime battute di Mattia Pascal, che apre il quadro raccontando la storia di un individuo posto ai margini della società. Poco incisiva risulta la successiva Marzo, mentre La Fine (Ovvero Cambiamenti) offre spunti interessanti. Arrangiata in maniera essenziale con una chitarra acustica in primo piano ed innesti elettrici di tanto in tanto, si erge come uno degli episodi migliori nel lavoro in studio, raccontando i significati di una sorta di riflessione interiore.
Colpisce parte della lirica, racconto nel quale "la parola fine suona stonata", anche se la voce non sempre è inquadrata in un contesto importante ed ambizioso.

Potrebbe essere questa una delle pecche ravvisabili nel lavoro di Giuseppe Gioia. Ci sono arrangiamenti importanti e curati (nella soffice melodia di Un Poeta... spiccano anche la chitarra e la voce di Francesco dei Jocelyn Pulsar), ci sono liriche profonde e dall'importante significato, anche se qualche lacuna va ancora colmata. In conclusione, si tratta di un lavoro ambizioso ed ascrivibile senza dubbio ad un filone poco approfondito nel nostro Paese, che col tempo potrebbe portare frutti importanti. Le premesse ci sono.


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