Voto: 
4.5 / 10
Autore: 
Gioele Nasi
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2005
Line-Up: 

- Borghetti Alessandro - Batteria

- De Cagna Gabriele - Chitarra Solista

- Falavigna Filippo - Chitarra Ritmica

- Zanoli Simonpietro - Voce
- Pagani Andrea - Basso




Tracklist: 

1.Last Standing Man

2. The Butcher

3. Nocturna

4. The Third Eye

Nocturna Perambulant in Tenebris

Nocturna Perambulant in Tenebris

I Nocturna Perambulant in Tenebris sono un progetto di metal estremo che nasce nell’estate 2001 per volontà di Alessandro Borghetti, batterista della formazione, e di Luca Zanoli, separatosi dalla band durante il 2003.
Il gruppo modenese arriva a produrre questa sua prima demo omonima nell’inverno 2004/05, dopo una serie di sconvolgimenti nella line-up e una discreta esperienza live.
Il five-piece (classica formazione con due chitarre, voce, basso e batteria) suona un ibrido non particolarmente brillante di Death e Black, in cui entrambi i componenti sono però privi di una grande aggressività, risultando il tutto in una combinazione melodica dei due generi sopracitati.
A livello d’idea generale ci potremmo anche essere, ma la proposta del gruppo scade sotto il profilo del songwriting: purtroppo i quattro brani presentati sanno di già sentito e peccano sotto il profilo qualitativo; ciò comporta un complessivo appiattimento del livello musicale.
Qualche bel riff (Last Standing Man) si fa segnalare per la sua bontà, così come qualche improvvisa accelerazione (nel ritornello di The Butcher), ma la generale mediocrità del materiale, sia nelle parti spinte che in quelle mid-tempo non permette al lavoro di segnalarsi troppo positivamente.

Last Standing Man ha una intro acustica recitata che sfocia in un buon riff, e il brano riesce a essere piacevole, specie durante il refrain, senza però convincere appieno.
The Butcher presenta una prestazione vocale leggermente più tagliente e accattivante rispetto al resto del cd, soprattutto durante l’affilato chorus in cui anche il batterista Alessandro mostra buone doti, ma uan certa ripetitività della song finisce per penalizzare un poco anche questo buon capitolo.
Se i primi due capitoli sono tutto sommato interessanti, altrettanto non si può dire dei due brani che compongono la seconda metà del demo.
La terza Nocturna è la prima canzone scritta, in assoluto, dal gruppo emiliano: un mid-tempo abbastanza noioso nonostante la breve durata, se si fa eccezione per il minuto finale, in cui i ragazzi ci propongono delle buone soluzioni e delle idee interessanti, decisamente da sviluppare meglio in futuro.
Chiude il demo The Third Eye, con una prima parte più classicamente black melodico, anche se ancora una volta sottotono e senza spunti che invoglino ad un nuovo ascolto.

Il livello tecnico del gruppo è più o meno nella media (buona la prova del drummer che senza eccellere mai regge comunque bene i brani, specie nelle parti tirate); identico discorso può essere fatto per la parte di produzione/mixing, migliorabile ma di livello accettabile.
Le liriche sono invece di basso livello, non facendo che ripassare gli oramai stantii discorsi su sanguinosi delitti e brutali omicidi; i ragazzi devono a mio parere migliorare anche sotto questo punto di vista. La passione è però sincera, ne è simbolo un booklet davvero ben curato, anche se poco originale a livello di cover.

Credo che il gruppo sia da rivedere alla prossima registrazione: una maturazione a livello di songwriting può portarli a un buon risultato, e definire meglio la propria identità (magari scegliendo un approccio più melodico e tecnico oppure uno più brutale e sostenuto) potrebbe renderli un’ interessante realtà nella scena metal estremo nella loro regione.

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