Nest: natura, magia e spiritualità fra calma Ambient e delicatezza Neo Folk.

Lead me beside the still waters
Let me lie down in the green pastures
Restore my soul - and lead me in the path of righteousness

Nest è il progetto personale di A. Tolonen, musicista e disegnatore finnico che, eletto lo scintillante suono del kantele come suo principale mezzo espressivo, tra il 1999 e il 2001 compone due demotapes (“Fabled Lore”, e lo split “Hidden Stream” con gli Isafjord) di suadente bellezza che gli valsero un contratto con la sconosciuta label bulgara Corvus Records. Coadiuvato dal collega T. Saxell per alcune linee vocali, Tolonen nel 2003 riesce infine a vedere pubblicato il suo primo disco ufficiale, contenente perlopiù materiale risalente ad un paio di anni prima, nel frattempo rifinito e perfezionato; nove sono i brani scelti per far parte di “Woodsmoke”: il profumo del bosco, del legno, di un’escursione fra laghi argentei, di notti passate ad raccontarsi antiche storie, di una natura che rinfresca corpo ed anima.

I Nest propongono una musica che colpisce per la sua poetica semplicità, completamente assoggettata al dominio dell’arpa finnica, il Kantele, il cui suono brillante e conciso va a contrastare con i fumosi e sognanti accompagnamenti dei sintetizzatori, disegnando melodie su melodie, trovando spunti nel più semplice degli accordi, ripescando emozioni nel più profondo dello spirito. Al dolce tocco delle corde si accompagnano, come già detto, suoni di flauti e tastiere, accuratamente sintetizzati, evocanti un’atmosfera vagamente New Age che ben si amalgama con ill Folk presentatoci dal musicista finnico; alcune percussioni lapponi e i classici effetti registrati ‘naturalistici’ completano il quadro, ulteriormente impreziosito dalle voci di Tolonen e Saxell che, con il tono basso e dimesso della saggezza e senza mai risultare invadenti, raccontano discretamente piccoli momenti di contemplazione nella più totale devozione della propria spiritualità e della propria musica, protagoniste assolute e incontestate di “Woodsmoke”.

La coerenza, l’omogeneità e la qualità della musica stessa sono tali che presto si finisce per sprofondare in una trance riposante, scandita dai dolcissimi rintocchi di Tolonen, arrivando ad immaginare le surreali ed incontaminate foreste della copertina, popolate tanto da misteriose leggende (la sensazionale e solenne “Calmly Passing Monument”) quanto da misteriosi animali (“The Silvershade Lynx” è probabilmente l’apice del disco); il premio per la traccia più atipica, invece, va per la sua peculiarità a “Summer Storm”, in cui il suono del Kantele viene incredibilmente distorto in un tributo agli immensi Skepticism, compatrioti maestri del Funeral Doom (di cui Tolonen è grande appassionato), un tributo carico di tensione ed elettricità: mai titolo fu più azzeccato, per un brano che ha in sé tutta la freschezza e le ombre che vengono portate dalla più tremenda delle tempeste nella più bella delle stagioni.

“Woodsmoke” pur essendo esteticamente poco più che un ‘semplice’ disco di musica atmosferica ha in sé tante e tali emozioni e sfaccettature da avere una longevità praticamente infinita; la poesia racchiusa nei nove capitoli presentatici dai Nest è adatta per scaricare la tensione, per radunare e focalizzare i pensieri o per fare da sfondo a una grigia e piovosa giornata invernale, in cui non si può far altro che stare seduti con un buon libro in mano a guardare malinconicamente fuori dalla finestra, facendo volare la propria fantasia.


LINKS PER L’ASCOLTO:
Aggiungo a questa recensione i link a due siti interessanti per i curiosi: sul primo (Myspace) si può ascoltare in streaming la musica della band, tra cui un brano estratto dal prossimo disco del gruppo; sul secondo, oltre a tre brani di questo disco, sono disponibili per intero anche i due demo della band, “Hidden Stream” e “Fabled Lore”.
- My Space dei Nest
- Nest @ Mikseri.net