Voto: 
6.6 / 10
Autore: 
Gioele Nasi
Genere: 
Etichetta: 
Eis und Licht
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Stefan Otto – Chitarra, Voce, Flauto
- Thomas List – Chitarra

Tracklist: 


1.Die Roder
2.Hoffnung
3.Auskland
4.Heimkehr
5.Sturm
6.Einsmkeit
7.Nokturn
8.Wanderer
9.Nebelung

Nebelung

Vigil

Ennesimo prodotto del lussureggiante sottobosco Neo-Folk tedesco, i Nebelung sono un duo di Bonn attivo da meno di un lustro, autori finora del full-length “Mistelteinn” (2004) e del 7'' “Reigen” (2006): come sempre sotto l'esperta egida della Eis und Licht, Stefan e Thomas rompono nuovamente il silenzio con “Vigil”, loro secondo album, contenente tre quarti d'ora di musica ottimamente riassunta dall'immagine di copertina, splendida e prevedibile al contempo: il suono dei Nebelung, pur dolcemente intessuto secondo la migliore tradizione Neofolk germanica, non presenta infatti elementi unici o peculiari, poiché interamente basato sui sognanti e delicati intrecci delle chitarre acustiche e sulla dimessa interpretazione vocale di Stefan, ben adatta alla musica proposta ma incapace d'impressionare per doti particolari.

Pur privi di caratteristiche singolari che li facciano risaltare nel foltissimo panorama all'interno del quale agiscono, i Nebelung hanno dalla loro parte la capacità di creare atmosfere assolutamente piacevoli e notturne, eredi di quella tradizione fatta di fiabe dolcemente sussurrate all'orecchio cui appartenevano gli Empyrium di “Where at Night the Wood Grouse Plays”, anche se in “Vigil” a predominare è un sentimento di calma tristezza: ad ogni modo, grazie alla bontà delle melodie, si gode senza intoppi sia dei capitoli più estesi (gli otto minuti di “Hoffnung” o della conclusiva “Nebelung”) che dei brevi quadretti sparsi qui e là per tutto il disco (“Ausklang”, narrante l'omonima poesia di Georg Trakl, e “Wanderer” i più indovinati). L'assenza di percussioni, la frequenza piuttosto rara degli inserimenti -peraltro marginali- del violoncello e la cadenza lentissima ed intima delle composizioni sono caratteristiche comuni a tutti gli episodi di “Vigil”, e questo rende pertanto singolare la movimentata e godibile “Sturm”, posta saggiamente al centro del disco per rinnovare l'attenzione dell'ascoltatore e rinfrescarne la mente, prima che il viaggio ricominci per poi concludersi la con la già citata, lunga ed omonima “Nebelung”.

“Vigil” è un disco che, pur ricalcando lo stile di tanti altri e rimanendo privo di particolare carisma, si rivela capace di evocare attimi di discreta intensità emotiva, nonché abile nel compiere il suo -onestissimo- mestiere: è un prodotto destinato solo a una fascia ristretta di potenziali ascoltatori, interessati ad un Neofolk di stampo teutonico basato quasi esclusivamente sulle chitarre acustiche e, quindi, piuttosto minimale, essenziale e disadorno, ma dotato di cullante semplicità.

LINKS PER L'ASCOLTO

- "Sturm" @ Last.fm
- Nebelung Myspace

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