Voto: 
6.5 / 10
Autore: 
Alessandro Mattedi
Etichetta: 
Mushroom/Taste Media/Naïve/Cut
Anno: 
2002
Line-Up: 

- Matthew Bellamy - voce, chitarra, tastiera
- Chris Wolstenholme - basso, cori
- Dominic Howard - batteria, percussioni

Tracklist: 


1. In Your World
2. Dead Star
3. Futurism
4. Can't Take My Eyes Off You

Possono essere inoltre presenti video, versioni live o solo strumentali dei suddetti brani, a seconda dell'edizione.

Muse

Dead Star/In Your World

Nel 2002 i Muse scrissero alcune canzoni per la raccolta Hullabaloo che però non vennero inserite nella compilation ma pubblicate a parte come doppio singolo promozionale, ma anche come EP in due differenti versioni, giapponese e francese, che offrivano in aggiunta ulteriori bonus tracks varie. Le canzoni inedite selezionate generalmente mostrano il lato più duro e "metallico" del gruppo, ma sono sempre impregnate di una forte vena melodica mutata dal britpop e di una ricerca stilistica del panorama alt rock inglese.
Per comodità in questa sede raccoglieremo tutto in un'unica recensione.

Dead Star è nella scia del metal alternativo americano, condito di un'effettistica puramente marchio di fabbrica di Bellamy nel supportare i riffoni bassi e sincopati. La forte carica melodica e i muri sonori di chitarre distorte la rendono una hit trascinante, anche se banalotta. Ne esiste un video, di lunghezza però differente dalla versione studio e da quella live.
In Your World inizia con un assolo di pianoforte intimista e classicheggiante, ma rapidamente tutto viene spezzato dal sopraggiungere di riff metallici veloci ed incisivi, ricordanti nel giro di note un certo barocchismo ma poi sfioranti la corposità grunge nel ritornello, tuttavia melodicamente blando e poco incisivo. Frattanto la sezione ritmica incalzante e le linee vocali accattivanti di Bellamy, sempre trascinante, completano il pezzo.
Futurism (originariamente una bonus track di Origin of Symmetry) è un trip bruciante di chitarre lisergiche, effetti acidi, chords distorti granitici, ritmi intensi e falsetti avvolgenti, mentre l'atmosfera generale è alienante seppur sempre accompagnata dalla solita vena ultra-catchy.
Infine Can't Take My Eyes Off You è una melodiosa e placida, ma capace di schitarrate più aggressive, cover del famoso brano scritto da Bob Crewe e Bob Gaudio per Frankie Vallie e i suoi The Four Seasons, nella versione già reinterpretata da Andy Williams.

Le canzoni non sono malaccio, in definitiva; anche se non hanno lo stesso spessore e lo stesso carisma delle migliori selezioni dei primi due album del trio inglese, ugualmente riescono ad offrire diversi spunti divertenti, coinvolgenti ed intriganti.

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