Voto: 
6.7 / 10
Autore: 
Corrado Penasso
Etichetta: 
Scarlet Records
Anno: 
2011
Line-Up: 

Antton - Drums 

Mantas - Guitars 

Demolition Man - Vocals, Bass 

Tracklist: 

1. Exciter (Judas Priest cover)     

2. Motörhead (Motörhead cover)     

3. Reptile     

4. God of Thunder (KISS cover)     

5. Hell Ain't a Bad Place to Be (AC/DC cover)     

6. Creatures of the Black 

Mpire of Evil

Creatures of the Black

Debuttano per la nostrana Scarlet Records gli Mpire of Evil, nuovo super-gruppo formato da personaggi importanti per la scena metal a livello internazionale. I tre membri coinvolti nel progetto sono stati in passato compagni fedeli di Cronos nei mitici Venom ed ora hanno unito le loro forze per dare vita a questo nuovo progetto. Antton alla batteria, Mantas alla chitarre e Demolition Man al basso e alla voce si presentano ufficialmente con questo EP dal nome Creatures of the Black, lavoro composto da due canzoni inedite e quattro cover di gruppi conosciuti.

L’apertura è nelle mani della scatenata Exciter, degli immortali Judas Priests e da subito possiamo notare come lo stile d’esecuzione rimandi inevitabilmente alla band nella quale i componenti hanno militato per tanti anni. La voce roca di Demolition Man, il riffing sporcato di speed metal di Mantas e la batteria inarrestabile ma semplice di Antton richiamo più volte i Motörhead più sudici e thrash. Non a caso a Lemmy e soci viene tributata la canzone successiva, una Motörhead ruvida ed incarognita. Un ottimo tomaggio con la voce di Demolition Man che tocca picchi di di somiglianza mostruosa con l’originale. Un back to the past divertente, fedele  ed esaltante nella sua struttura ridotta ai minimi termini con quegli assoli chitarristici sempre un pelino accessibili a contrastare con le telluriche parti ritmiche.

Il primo brano inedito del disco si chiamaReptilee mostra chiare inflessioni thrash metal grazie a tempi ritmati e furiose accelerazioni a sfiorare i blast beats. Il riffing delle chitarre rimane sempre a cavallo tra influenze più moderne ed altre più datate, pur senza mai uscire dal seminato. L’elemento che emerge maggiormente è la voce di Demolition Man: dal timbro roco e dannato, essa aggiunge quel tocco particolare ad una composizione di per sé già abbastanza tenebrosa.  Prosegue la serie delle rivisitazioni dei grandi classici con un’arrembante God of Thunder dei Kiss, qui trasformata in una sorta di marcia doom priva di luce e perfettamente adattata al mood generale del disco. Per chiudere in bellezza con le cover, troviamo una strepitosa e roboante Hell Ain't a Bad Place to Be degli AC/DC, infarcita anche’essa di quell’atmosfera di oscurità generale che ammanta il disco, facendola sembrare quasi una cover Motörhead.

In chiusura di disco troviamo il secondo inedito, dal titolo Creatures of the Black.  Trattasi di una traccia che predilige un approccio su tempi medi e, conseguentemente, atmosferico in certo senso. I riffs racchiudono passaggi tipici del doom ed anche la voce si fa maggiormente recitativa, adattandosi alla struttura. Così si chiude il primo approccio degli Mpire of Evil sul mercato. L’idea generale è quella che il gruppo abbia solo voluto tastare il terreno prima di buttarsi a capofitto in un album. Le premesse ci sono anche se due pezzi sono pochi per poter giudicare con precisione. Certo è che con una formazione del genere non mi aspetto un debutto scadente. Staremo a vedere.

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