Voto: 
7.5 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Equilibrium Music/Audioglobe
Anno: 
2009
Line-Up: 

- Agnes Toth - voce, violino, fiati, morin khuur, percussioni
- Mihàly Szabo - chitarra acustica, zither, fujara

Tracklist: 

1. Álomidö        
2. Ég Felé        
3. Ösforrás        
4. Fénybe Térö        
5. Bensö Patak        
6. Tüzben Születö        
7. Alkonyvarázs        
8. Hétvilág        
9. Földanya Sóhaja

Moon and the Nightspirit, The

Osforràs

La portoghese Equilibrium Music si sta sempre più affermando come etichetta capace di scoprire tutte le magiche realtà del sottobosco Neo Folk/Dark Ambient, come testimoniano l’operato degli ultimi anni e i numerosi lavori pubblicati.
The Moon And The Nightspirit è una danza macabra ed evocativa al tempo stesso, che riunisce da ben tre album influenze etniche e pagane in un Neo Folk fluido e tenebroso capace di stregare qualsiasi ascoltatore.
Il duo ungherese trae ispirazione dalle leggende e dai racconti fantastici della propria terra, immergendo l’album in un contesto mistico e contemplativo, figlio della tradizione dei Corvus Corax o dei Blackmore’s Night.

Il gusto arcano che permea ciascun episodio del terzo album Osforràs si percepisce già nella copertina realizzata dalla eccezionale cantante Agnes, che accompagna ogni ballata con la sua voce soave o con i suoi lamenti carichi di tradizione est-europea.
Dark-Wave, Ambient, Neo Folk, World Music e influenze etniche continuano ad alternarsi, conferendo splendide sfaccettature ad un album sì variegato ma dotato di una forte coesione interna. Numerosi sono gli strumenti folcloristici che intervengono a plasmare il tessuto di base su cui riescono ad emergere le voci dei Agnes e Mihàly: oltre all’immancabile set classico che comprende chitarra acustica, fiati, archi e percussioni, i The Moon And The Nightspirit inseriscono anche il suono pungente del morin khuur, strumento a corde originario della Mongolia, e il binomio zither-fujara tipico dell’Est Europa.
Dopo il primo brano Alomidò, viene sviluppata con passione la sfera tribale del duo ungherese attraverso gli eterei intrecci vocali di Eg Felé e Osforràs, che ricordano da vicino la sensibilità dei compagni di etichetta Poets To Their Beloved, nonché una valida fusione tra me melodie dei Blackmore’s Night e l’oscurità dei padri Dead Can Dance.
Nella versione digipack dell’album, oltre ad un booklet contenente tutti i disegni preparati da Agnes per descrivere il viaggio introspettivo nelle sonorità dei The Moon And The Nightspirit, è presente anche una bonus track che vede la partecipazione di Catarina Raposo (Dwelling), Sakia Dommisse (Poets To Their Beloved) e Alessandra Santovito (dei nostrani Hexperos).
Osforràs si pone come un trionfo di forme e di colori, che imprigioneranno l’ascoltatore in una dimensione pagana ed incantata, fatta di tenebrose foreste, limpidi ruscelli e Dei della natura.

Finalmente è anche giunto un certo riconoscimento in campo internazionale per una band che da sempre si è dimostrata matura, professionale e in grado di curare nei minimi dettagli le proprie composizioni. La futura apparizione al Wave-Gotik Treffen di Lipsia è un traguardo significativo, che potrà ripagare gli sforzi dei due ungheresi per la diffusione di una musica tanto magica ed onirica quanto spesso irraggiungibile e ostica per il grande pubblico.
Si consiglia fortemente l’ascolto di un lavoro che potrà affascinare per la sua tavolozza cromatica e la sua notevole versatilità stilistica, comune a ben poche formazioni del panorama Neo Folk europeo.

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