Voto: 
8.0 / 10
Autore: 
Paolo Bellipanni
Genere: 
Etichetta: 
Matador Records
Anno: 
1999
Line-Up: 

- Stuart Braithwaite - Voce, Chitarra?
- Dominic Aitchinson - Basso, Chitarra?
- Martin Bulloch - Batteria?


Tracklist: 


1. Punk Rock
2. Cody
3. Helps Both Ways
4. Year 2000 Non-Compliant Cardia
5. Kappa
6. Waltz For Adian
7. May Nothing But Happiness Come Through Your Door!
8. Oh! How The Dogs Stack Up
9. Ex Cowboy
10. Chocky
11. Christmas Steps
12. Punk Rock/Puff Daddy/Antichrist

Mogwai

Come On Die Young

I Mogwai, da dieci anni a questa parte, hanno rivoluzionato la scena rock moderna come in pochi sono stati in grado di fare, a prescindere dal genere d'appartenenza e dalle influenze giocate. La band, nata in Scozia nel 1995 dalle menti di Stuart Braithwaite e Dominic Aitchison, esordisce nel 1997 con uno dei più grandi capolavori degli anni '90, Young Team, tavola dei comandamenti dell'intero post-rock oltre che sua più affascinante espressione.

Smussando quello stile sperimentale e ricercato, i Mogwai giungono due anni più tardi al secondo lavoro discografico che non fa altro che confermare e concretizzare le doti compositive di un gruppo ormai senza freni inibitori: Come On Die Young (più comunemente chiamato “Cody”) è infatti un disco intenso e profondo che, come il suo predecessore, si crogiola in un'atmosfera perennemente malinconica in cui i fraseggi strumentali e le evoluzioni melodiche si incendiano e si consumano alla velocità della luce. Non tradendo le impostazioni formali di Young Team sebbene ne limiti sperimentazione e ricerca sonora, Come On Die Young risulta essere la perfetta prosecuzione di quel linguaggio musicale splendidamente partorito nel 1997, in quanto ne rielabora forme e contenuti in maniera ancora più intima, scarna, minimalista, liberandosi delle più distruttive cavalcate noise e della più labirintesca sperimentazione elettrica. 

Punk Rock, nei suoi brevi due minuti di durata, apre il disco nella maniera più agghiacciante possibile con il suo geniale contrasto tra un decadente arpeggio di chitarra e la voce in sottofondo di Iggy Pop durante un'intervista: l'effetto atmosferico è tanto quieto quanto interiormente devastante. Di qui in poi, Come On Die Young si scioglie in tutta la sua naturalezza e nelle sue impetuose cavalcate melodiche; Cody, con i suoi intrecci strumentali soffici e lenti, è probabilmente il brano più rappresentativo del disco per registro formale e scelte melodico-compositive; Help Both Ways è invece la litania mogwaiana per eccellenza, oscura, cupa e stranamente funerea con quel trombone a solcare pesantemente l'atmosfera di un brano che sottolinea il mood costantemente decadente dell'album. May Nothing But Happiness Come Through Your Door e Oh! How The Dogs Stack Up, nel loro minimalismo ora più psichedelico ora più noise, spalancano infine le porte alla sezione più commovente, fascinosa e magnetica dell'intero Come On Die Young; a susseguirsi sono infatti i tre capolavori dell'album (che entrano di diritto tra le migliori perle mai composte da Braithwaite e soci) Ex-Cowboy (caratterizzato da uno dei più sconvolgenti crescendo atmosferici del genere) Chocky (splendida ballata post-rock dalle struggenti tinte emotive) e Christmas Steps (colosso di 10 minuti in cui la solita struttura ad arco - quiete, rabbia, quiete - viene elevata da un impressionante impeto melodico) che con le loro trascinanti evoluzioni strumentali risollevano completamente l'andamento, fino ad allora più tenue e sommesso, di Cody. A chiudere l’album ci pensa infine Punk Rock/ Puff Daddy/Antichrist, colonna sonora di un totale smarrimento esistenziale in cui fiati, rintocchi di chitarra (li stessi dell'opener) e fugaci effetti elettronici si ritrovano protagonisti della stessa, plumbea, marcia funerea.

Completo, intimo e capace di emozionare con un gusto melodico ormai unico e rappresentativo, Come On Die Young è il disco che conferma i Mogwai come maggiori esponenti di una scena sperimentale che, senza i loro capolavori, non sarebbe mai stata la stessa. Cody fa parte di questi capolavori, grazie alla sua grande capacità di illuminare ed emozionare, sebbene in maniera meno vigorosa, ricercata e peculiare del precedente gioiello. Confessione intima e commovente di un gruppo straordinario.

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