Voto: 
6.0 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Etichetta: 
Nuclear Blast/Audioglobe
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Guillaume Bideau - voce
- Mircea Gabriel Eftemie - chitarra
- Brian "Brylle" Rasmussen - batteria
- Rune Stigart - chitarra
- Tomas "Obeast" Koefoed - basso


Tracklist: 

1. Humanaut
2. In The Nothingness Black
3. Meaningless
4. Psykorgasm
5. Pigfuck
6. In Control
7. Electric I´d Hypocrisy
8. Stuck Here
9. What´s Left
10. Shape Of The Formless
11. The Eye On Your Back

Mnemic

Passenger

Giunti al terzo album e accolti in casa Nuclear Blast, i danesi Mnemic, acronimo di “Mainly Neurotic Energy Modifying Instant Creation”, dimostrano tutta la loro tecnica e aggressività con Passenger, disco che riunisce nelle sue undici tracce generi abbastanza dissimili l’uno dall’altro, quali Industrial, Nu Metal e Thrash, ma tutti accomunati da un approccio violento e diretto.
Il processo per realizzare una line-up stabile è stato faticoso poiché i cantanti sostituiti dopo la pubblicazione di The Audio Injected Soul sono stati addirittura tre e in questo Passenger le linee vocali sono state affidate a Guillaume Bideau, ex-cantante del gruppo Cyberthrash Scarve.

L’album si apre con Humanaut e In The Nothingness Black, due canzoni impetuose e dotate di una ritmica devastante, ma provviste anche di una melodia che affiora a tratti dall’intreccio delle voci clean. Diversi i campionamenti elettronici che emergono dal tessuto contorto delle chitarre distorte e che conferiscono un sapore prettamente Industrial alla composizione: il genere proposto è certamente moderno, futuristico e cibernetico, avvicinandosi a realtà dell’ambito Nu Metal come i francesi Pleymo o dell’ambito Thrash/Industrial come i Dagoba o i celebri Fear Factory. Si deve segnalare come proprio Christian Olde Wolbers dei Fear Factory abbia provveduto alla produzione di Passenger, che difatti risulta perfetto ed impeccabile relativamente a questa fase.
Ciò che invece stupisce è il song-writing, che pur lasciando affiorare diverse buone idee, spesso rimane piatto e non fa impreziosire la struttura delle canzoni: Meaningless è figlia di un sound Slipknot che permea lo stile dei Mnemic ma che non lo eleva sicuramente. Il lavoro dietro le pelli compiuto dal batterista Brian Rasmussen è valido ed elaborato, ma l’originalità che affiora dal lavoro non è di grande spessore.
Si può anche rammentare la presenza di Shane Embury (Napalm Death) e di Jeff Walzer (ex Carcass) nel pezzo Psykorgasm, che creano un mix esplosivo e quasi inquietante: tuttavia Passenger offre formalmente davvero poco materiale interessante, costituendo un’uscita pressoché trascurabile all’interno del panorama metal odierno.

Passenger è pertanto un lavoro dozzinale, che non stupirà per la sua direzione abbastanza scontata. I Mnemic chiamano il loro genere Fusion Future Metal, etichetta abbastanza fantasiosa per definire un miscuglio sì organico, ma non così innovativo come viene preannunciato. Di realtà più convincenti dei danesi il mercato è ricco: si può dare una possibilità a Passenger ma il risultato non sarà di gran lunga soddisfacente.

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