Voto: 
8.0 / 10
Autore: 
Lorenzo Iotti
Genere: 
Etichetta: 
Massacre Records/Audioglobe
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Henning Basse - Voce
- Lars Ratz - Basso
- Michael Ehre - Batteria
- Matthias Linge - Chitarra


Tracklist: 

1. Spineless Scum
2. Spirits
3. Mindless
4. Straight Into Hell
5. Mental Blindness
6. Heroes
7. Way Home
8. Dare
9. Follow the Sign
10. Show Must Go On

Metalium

Nothing To Undo - Chapter Six

A breve distanza dall’uscita del dvd live Metalian Attack, la metal band tedesca Metalium torna con una nuova release, Nothing To Undo, sesto capitolo della saga che si sviluppa progressivamente nel corso degli album del gruppo. La copertina del disco, che mostra il guerriero Metalian, simbolo della band, incatenato e scavato da una profonda ferita, anticipa la svolta nelle tematiche trattate; abbandonando le vicende storiche ed epiche che avevano contraddistinto i lavori precedenti, infatti, i nostri intraprendono un viaggio all’interno dell’uomo e del suo animo, toccandone sia le nefandezze più grette sia le qualità più positive come l’onore, la solidarietà e la fiducia.
Dal punto di vista musicale, si può dire che i Metalium abbiano pienamente centrato l’obiettivo, creando un sound compatto, heavy e martellante che strizza l’occhio al power classico americano, con forti contaminazioni dal thrash più recente, ed in particolare dai Lamb Of God per quanto riguarda il drumming complesso e gli acuti distorti di chitarra.

Già dall’introduzione Spineless Scum risalta l’elemento che accompagnerà l’ascoltatore durante tutto il lavoro: il drumming devastante di Michael Ehre, che stende un tappeto ritmico sempre variabile, arricchendo tutte le composizioni con stacchi, cambi di tempo ed una doppia cassa rimbombante; si passa subito a Spirits, dove riff aggressivi e taglienti creano un’ottima atmosfera, che accompagna la splendida performance vocale di Henning Basse, che passa senza problemi da un cantato rabbioso, oscuro e profondo a vocalizzi acuti, epici e accattivanti, rendendo il pezzo mutevole e coinvolgente.
Le atmosfere dei Lamb of God risaltano particolarmente in Mindless, ottimo pezzo dove toni oscuri e decadenti sono uniti ad un ritornello dall’atmosfera epica; più semplice e diretta invece la successiva Straight Into Hell, brano molto riuscito grazie ad un coro trascinante e ad un ottimo assolo.
La velocità si stempera in Mental Blindness, dove la voce teatrale e suggestiva di Basse si muove su riff lenti e granitici, dando vita ad ottime atmosfere oscure sebbene il brano si riveli troppo lungo e ripetitivo; si riparte a mille con Heroes, pezzo veloce ed aggressivo dove ancora una volta spicca un refrain melodico, che impone una pausa nella musica frenetica catturando l’ascoltatore, per poi continuare con riff taglienti e distorti.
Una ballad non è quello che ci si aspetterebbe a questo punto, e Way Home stupisce per il suo incedere lento e melodico, ma risulta comunque un buon pezzo grazie alla prova come sempre ineccepibile di Basse, sebbene pecchi di una certa monotonia. Si continua con Dare, buon pezzo veloce e furioso supportato da un drumming forsennato, seguito da Follow The Sign, che alterna nel suo andamento marziale momenti oscuri ad altri più epici e felici.
Si conclude con la cover della celeberrima Show Must Go On dei Queen, ben fatta in una versione più heavy dell’originale, nonostante il paragone tra Basse ed il grande Freddy Mercury sia inevitabilmente vinto in larga misura dal secondo.

Con questo Nothing To Undo i Metalium sembra dunque che abbiano davvero imboccato la strada giusta, producendo un ottimo lavoro basato su una grande energia e cambi di atmosfera molto avvincenti, dimostrando come si possa suonare una musica epica senza risultare né ripetitivi né pacchiani; consigliato a chiunque ascolti metal di stampo classico, sia esso heavy, power o thrash.

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