Voto: 
5.5 / 10
Autore: 
Giada Albano
Genere: 
Etichetta: 
Roadrunner Records
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Nathan Leone - voce
- Matthew Leone - basso
- Mateo Camargo - chitarra, cori, programming
- Dan “Chisel” Torelli - batteria


Tracklist: 

1. Here I Stand
2. In Another Life
3. Adalia
4. House of Cards
5. Now or Never
6. Pandora
7. Stars
8. River People
9. One Last Kiss
10. Me vs. the World
11. Morning Sadness
12. True Love

Madina Lake

From Them, Through Us, To You

From Them, Through Us, To You è il debut album prodotto da Mark Trombino (già produttore di musicisti del calibro dei Blink 182) della band statunitense fondata dai gemelli Leone, entrambi partecipanti al reality show “Fear Factor”.
I Madina Lake, nonostante la loro breve esistenza, hanno già alle spalle 10 mesi di tour con un totale complessivo di 120 live, durante i quali attraverso uno stile ironico e umoristico cercano di trasmettere il loro messaggio sulla loro visione della società odierna, intrinseco nella loro musica, che i Leone stessi affermano di aver maturato durante l’eccentrica avventura nel reality in cui hanno affrontato prove di vita distanti anni luce dagli ideali moderni.

L’album si apre con una traccia fantasma strumentale irrilevante, seguita dal primo vero brano Here I Stand orecchiabile, ma senza niente di particolare; in quello che segue, In Another Life, ritmi e melodie meno comprensibili prendono il posto dell’orecchiabilità iniziale.
Meglio dei precedenti è Adalia sia dal punto di vista musicale in quanto più originale, sia per quanto riguarda il testo che tratta dei demoni personali contro cui anche gli individui più insospettabili devono combattere, nonostante la struttura risultai abbastanza confusa e sconclusionata come nella canzone precedente.
House Of Cards, il primo singolo estratto, fa un po’ da punta di diamante dell’album grazie ad un sound più accessibile in stile punk-rock commerciale. Lo stesso genere si ritrova in Now Or Never orecchiabile al confine della banalità, che ricorda molto gruppi quali Simple Plan o Ataris.
Per quanto riguarda Pandora, le tonalità iniziali e riproposte durante le strofe si distaccano dalle altre perché più curate e originali, per poi però ricadere nella banalità con un ritornello che sembra di aver già ascoltato nelle tracce precedenti; lo stesso vale per Morning Sadness.
Stars risalta tra gli altri brani per un sound più raffinato ma allo stesso tempo energico, e potrebbe essere un canzone di successo se riuscisse a scrollarsi di dosso quel senso di monotonia che spesso prevale.
Segue River People in cui strofe e ritornello presi singolarmente funzionano, ma non riescono a fondersi tra loro rendendo la canzone inconcludente. Più melodica e orecchiabile, One Last Kiss senza pregi ne particolari difetti, precede Me vs. The World per la quale vale lo stesso discorso.
True Love non chiude in bellezza; infatti se con le ultime tracce l’album aveva preso una struttura più comprensibile, con questo brano si ricade nel sound sconclusionato dell’inizio.

Nel complesso ascoltando From Them, Through Us, To You, sembra che la musica dei Madina Lake sia chiusa in una scatola che gli impedisce di esprimersi totalmente, così che anche melodie e arrangiamenti validi finiscono per cadere nel banale e nel monotono o per limitarsi tra di loro. Non è un album da scartare a priori ma nemmeno da elogiare.

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