Voto: 
6.8 / 10
Autore: 
Matteo Mainardi
Genere: 
Etichetta: 
Fat Wreck/Venus
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Chon Travis - Voce
- Duffs - Chitarra
- Dominic Davi - Basso
- Tono Garcia-Romero - Batteria

Tracklist: 

1. Bombs Over Brooklyn
2. When We Fall
3. Lottery
4. Sonora
5. Black Rain
6. V.O.C. (Voice Of Change)
7. The Broadcast
8. Numb
9. Pray for Me
10. Caught in a Trap
11. Truth has Failed

Love Equals Death

Nightmerica

Nightmerica è l'album di debutto di questo quartetto Punk proveniente dall'America. Nascono infatti nel 2003 e la leggenda vuole che il gruppo abbia incominciato a suonare, proprio la notte di Halloween di quel medesimo anno. Il titolo, un simpatico gioco di parole tra "nightmare" e "America", fa capire sin da subito la visione negativa che i Love Equals Death hanno del loro Paese. Che Punk sarebbe se i testi non fossero pieni di denuncia verso qualcosa o qualcuno? L'impressione, però, è che cercino di rimanere fedeli al vecchio Punk americano, aggiungendoci qualcosa di più moderno e che possa aprire le braccia a un pubblico più ampio.

Le danze vengono aperte con Bombs Over Brooklyn. Bel ritmo serrato e chitarra molto convincente che continua a ripetere lo stesso riff alzando o abbassando solo la tonalità. La voce, come nel resto dell'album, è una via di mezzo tra l'urlato e il melodico. Bello il ritornello che prende piuttosto bene l'ascoltatore. Inizio corale con When We Fall in cui vengono mantenute le stesse caratteristiche del brano precedente con la sola differenza che vediamo la presenza di riff stoppati e una batteria piuttosto tirata. Lottery è la canzone più strana di tutto l'album. Strana perchè non ha nulla a che fare con le altre; è senza dubbio la migliore e quella più azzeccata per essere il singolo di lancio. Molto rockeggiante e ritmica, caratterizzata da una bella voce che passa tranquillamente dalle tonalità basse della strofa a quelle più urlate e alte del ritornello. Sono interessanti anche le parti della chitarra che non fa chissà quali virtuosismi ma dona alla canzone il giusto sound, esibendosi anche in un assolo nel mezzo del brano. Sonora cerca di calcare un pò le orme della traccia precedente e in effetti il sound è molto simile all'inizio, ma ben presto si scopre che è solo una farsa. E' infatti un brano tipicamente punk dove però la melodia ricopre il ruolo principale.

Per ascoltare delle sonorità leggermente oscure, bisogna selezionare Black Rain in cui abbiamo la presenza di un ritornello molto convincente, seppur breve e fugace. Probabilmente se fosse stato allungato, avrebbe inciso in maniera più positiva sull'intero brano. V.O.C. (Voice Of Change) ritorna alle radici del Punk americano. Bel brano, tirato al punto giusto e il coro di sottofondo sta bene insieme a una voce piuttosto sporca. Ancora più tirata e old style è The Broadcast, dove la parte più incisiva dell'intera song è il ritornello, slogan di denuncia urlato dai quattro musicisti. Numb continua a mantenere le caratterisitiche che sono presenti un pò in tutto l'album, ovvero batteria tirata, riff piuttosto serrati e voce che mischia melodia ad un urlato a volte roco a volte pulito. Pray for Me è la seconda canzone che, insieme a Lottery, convince più di tutte. In effetti anche qui ci si sposta più sul campo Rock che quello Punk e il risultato è un brano a metà tra il malinconico e l'arrabbiato. Chitarra rigorosamente alternata tra riff lasciati lunghi e altri stoppati per dare un ulteriore senso di ritmicità. Con Cought in a Trap, invece, si possono ascoltare le influenze del Twisting Punk che inivitano l'ascoltatore a muoversi e lasciarsi andare. L'album si conclude con Truth Has Failed. Il titolo può suggerire come la canzone sia caratterizzata da un alone di amarezza e sconforto. Davvero notevole questa traccia che la si può riassumere come una pseudo Ballad dove, oltre a una chitarra acustica ben ritmata, troviamo anche la presenza di un piano in sottofondo che risalta bene le vocalità del cantante e l'atmosfera in generale. Un bel finale per chiudere l'album.

Nightmerica presenta parecchie cose interessanti, sulle quali il gruppo dovrà lavorare per poter far sì che il loro nome possa elevarsi a piani più alti. La sensazione è che ci siano tre o quattro canzoni notevoli e tutto il resto sia una specie di rimaneggiamento già ascoltato in precedenza. Comunque, per essere il loro primo album, è un bel inizio che lascia presupporre che, con i giusti accorgimenti, in futuro ne sentiremo parlare molto bene.

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