Voto: 
7.7 / 10
Autore: 
Filippo Morini
Genere: 
Etichetta: 
Echophonic Records
Anno: 
2008
Line-Up: 


- Filippo Pavesi - chitarra , voce
- Roberto Frappani - tastiere, synth, loops
- Stefano Pavesi - chitarra
- Tommaso Cofanetti - basso, voce
- Alessandro Pastorelli - batteria


Tracklist: 


1. Space And Time
2. Feathers
3. Live Mildly
4. The Ride
5. Out Of The Dark
6. For Them
7. Splendid Isolation
8. Spies Over The Hills
9. Half Empty / Full

Lato

Out Of The Dark

I Lato nascono grazie a due ex membri degli Sconferlato, Roberto Frapponi e Filippo Pavesi, e propongono con questo disco di debutto intitolato Out Of The Dark un’interpretazione del rock assolutamente elegante, internazionale e venata tanto di piacevole freschezza Pop quanto di raffinata e ragionata elettronica.
La musica di questa band assume decisamente connotati estranei alla matrice nostrana per sbilanciarsi verso soluzioni strutturali e sonorità debitrici di gruppi eclettici ed imprevedibili come i dEUS, che mescolano con personalità ed istinto i componenti base delle più classiche canzoni rock:ogni strumento rappresenta uno strato musicale che andrà a sommarsi ai successivi, dimenticando virtuosismi di ogni sorta e rivolgendo il proprio apporto esclusivamente in favore del suono denso e costellato di schegge elettroniche e polvere noise che plasma la canzone completa.

Piccoli accorgimenti che spesso passano inosservati al primo ascolto emergono sempre più, premiando l’ascoltatore che decide di spremere fino in fondo questo disco fatto di chitarre effettate ma mai rabbiose, di un basso capace di adattarsi alla dimensione intima ma particolare dei pezzi, di una batteria che inchioda al suo passaggio i binari lungo i quali scorreranno i pezzi, aiutando a contenere quella psichedelia di fondo che infesta l’intero album, dosando la propria forza, la propria tecnica e suonando talvolta come una batteria elettronica, tanta è la sua regolarità.
Una voce totalmente a proprio agio con l’uso dell’inglese (Filippo Pavesi ha infatti origine americane) corona con professionalità le atmosfere ricche di elementi contrastanti ed inediti che compaiono qua e là lungo la tracklist di Out Of The Dark: disco che appare come il risultato di un gruppo indie rock che si trascina lentamente fuori dalle stesse tendenze oscure e notturne che hanno caratterizzato l’ultimo album degli Afterhours senza riuscire a disfarsene completamente, mentre sottili tappeti di synth e l’incedere perpetuo di una batteria spoglia di ogni superfluo arricchimento stilistico, rimandano a dimensioni più fredde e nude tipiche di alcune produzioni “ottantiane”.

Complessivamente questo disco rappresenta un ottimo lavoro dal punto di vista della ricercatezza dei suoni e della mescolanza di schegge chitarristiche sporche e dissonanti con pregevoli trame strumentali intessute senza voglia di strafare e con sempre un occhio di riguardo verso il cuore Pop-Rock delle canzoni.
I particolari elettronici e sperimentali che vestono ogni pezzo non fanno che impreziosire il lavoro generale che può tranquillamente confrontarsi con il mercato estero, reggendo il confronto con prodotti internazionali dello stesso genere.
Un debutto notevole e ricco di idee personali e mature, espresse attraverso canzoni di intimo e ricercato indie rock sperimentale.

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