Voto: 
6.8 / 10
Autore: 
A. Giulio Magliulo
Etichetta: 
AMS/BTF
Anno: 
2015
Line-Up: 

Luciano Regoli - Voce, Chitarra Acustica

Nanni Civitenga - Basso

Andy Bartolucci  - Batteria, Percussioni

Maurizio Pariotti - Tastiere, Pianoforte e Programmazioni,

Cristina Cioni - Cori

Bruno Previtali - Chitarre

Alessandro Tomei - Flauto traverso, Sax tenore

Tracklist: 

1) Il Cambiamento

2) Il Fuoco

3) Sogni di Cristallo

4) Il Mondo Cade Su Di Me

5) La Spiaggia

6) Su Una Rupe

7) Baby I’m Gonna Leave You

8) Un Palco Di Marionette

9) Fire

Bonus track

10) If Six Was Nine

La Nuova Raccomandata Con Ricevuta Di Ritorno

Live In Elba

A volte ritornano. “Italian Progressive at his best” recitano le note di copertina e vista la smagliante forma della Nuova RRR, possiamo affermare che quella nota è veritiera.

Formatasi a Roma nel 1972 la band realizzò un solo album prima della reunion del 2010.
Questo live uscito a gennaio di quest'anno è stato invece registrato nel dicembre del 2013 a Portoferraio e testimonia non solo la ancora grande energia della band di Luciano Regoli ma anche come sia possibile adeguare suoni antichi ad istanze più moderne.

Della formazione originale oltre a Regoli a voce e chitarra, partecipa anche Nanni Civitenga al basso.

I brani originali sono nove, sette tratti dal primo album e due da quello della reunion ma della tracklist fan parte anche tre cover di Led Zeppelin, Jimi Hendrix e Crazy World Of Arthur Brown.

Il gusto generale che predomina nel live è esattamente quello che ci si aspetta: toni teatrali ora drammatici ora fiabeschi e sognanti, sax lancinante, flauto alla Jethro Tull, passaggi gobliniani e la preziosa presenza vocale femminile di Cristina Cioni.

La chitarra invece vive di momenti il cui sound aggressivo e schiettamente metal lascia intuire ascolti di generi musicali più legati alle ultime decadi.
Certamente si farebbe fatica a parlare di nu-metal, alternative-metal o crossover, ma chi ha seguito l'evoluzione dei più moderni gruppi prog-metal, magari non quelli più estremi legati allo sludge ma le frange più interessate a certe oscure inclinazioni barocche a metà strada tra passatismo e rielaborazione in chiave avantgarde, troverà estremamente interessante questa proposta che potrebbe essere un possibile viatico per tutti coloro che pur non avendo vissuto quell'epoca, intuiscono l'inestimabile patrimonio dell'italprog.
 

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