Voto: 
4.5 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Louisville/Roadrunner Records
Anno: 
2009
Line-Up: 

- Jonas Poppe - voce, chitarra, tastiera, programmazione
- Sebastian Dassè - tastiera, programmazione
- Joe Dilworth - batteria


Tracklist: 

1. Switching On The Machines (Intro)
2. The Deserter
3. Rubber And Meat
4. Tonight I'll Go Out Alone
5. Prominent Man
6. Grass Grass Grass
7. Lucy
8. Bucharest
9. Nocturne No. 27
10. Messiah
11. Backseat Of My Mind
12. Don't Look At Me Like This

Kissogram

Rubber & Meat

La rivoluzione "Post Punk revival" avvenuta all’inizio del Duemila attraverso l’opera di formazioni quali Bloc Party, Franz Ferdinand, Editors o Interpol sta ora vivendo la sua più larga diffusione, assumendo sfaccettature sempre più varie e influenzando profondamente l’attuale panorama Indie.

Un gruppo che è rimasto affascinato dalle sonorità degli anni Ottanta sono i tedeschi Kissogram, scoperti dai celebri Franz Ferdinand durante un festival a Varsavia e da subito contattati per programmare una serie di date comuni in Europa.


Di certo il gusto retro’ presente nella musica dei Kissogram è evidente, investendo ogni canzone del terzo album di studio Rubber & Meat con quella venatura New Wave ed Electro che oggi risulta alquanto abusata in ambiente Indie, per conferire un tono scherzoso ma intellettuale alle composizioni.
A differenza dei sopra citati maestri che si sono susseguiti con opere dotate di estrema raffinatezza ed eleganza, i Kissogram non riescono a dare origine ad un lavoro ben suonato ed interpretato, rimanendo ancorati ad una inaspettata mediocrità.
Al di là della sfera della registrazione, resa volutamente ruvida e pungente per ricalcare i grandi classici degli anni Ottanta, ben poca è la sostanza musicale che si cela in Rubber & Meat, perché i Kissogram cercano di travestire di un sapore Indie un album completamente dedito ai meandri dell’Electro Rock più grezzo ed immaturo.
La voce, anch’essa di matrice ottantiana, non riesce a legarsi con efficacia al tessuto di base, pur essendo a volte affiancata da una parvenza di voce femminile, che non si comprende se reale o modificata elettronicamente a partire da quella del cantante Jonas Poppe.
Pezzi di matrice Electro-Dance come la title-track si alternano ad episodi più cadenzati ricchi di fascino retro’ come Tonight I’ll Go Out Alone, che perseverano nell’adottare un approccio musicale spensierato e divertente; la ricerca timbrica dei Kissogram però risulta soffocante e priva di soluzioni all’avanguardia, come testimonia il deludente binomio Grass Grass Grass e Lucy, provvisto di architetture banali e intenzionalmente commerciali.

Nonostante le ottime parole spese dai Franz Ferdinand e nonostante un approccio live leggermente più persuasivo rispetto alla resa su disco, i Kissogram sono un gruppo da dimenticare per gli amanti del filone Indie rivolto alla riscoperta dei canoni della Wave, dell’Electro o del Post Punk, perché il trio tedesco si ritrova ancora fermo al terzo album in un’inquietante pochezza strutturale e sonora.

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