Voto: 
7.8 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Mercury
Anno: 
1987
Line-Up: 

- Paul Stanley - voce principale, chitarra ritmica, tastiera
- Gene Simmons - basso, seconda voce
- Bruce Kulick - chitarra solista
- Eric Carr - batteria

Tracklist: 

1. Crazy Crazy Nights
2. I'll Fight Hell To Hold You
3. Bang Bang You
4. No No No
5. Hell Or High Water
6. My Way
7. When Your Walls Come Down
8. Reason To Live
9. Good Girl Gone Bad
10. Turn On The Night
11. Thief In The Night

Kiss

Crazy Nights

Formati nel 1972 a New York da Gene Simmons e Paul Stanley, ai quali un anno dopo si unì Ace Frehley, i Kiss, che nel primo anno di vita si chiamavano Wicked Lester, fecero parlare molto di loro, nel bene e nel male, non solo per la loro musica, ma soprattutto per il loro look ed il loro originale modo di presenziare la scena, infatti i Kiss furono tra i primi ad esibirsi truccati ed indossando costumi, senza poi dimenticare i vari effetti scenici, dai fuochi d’artifico al fumo, ed i loro numeri ad effetto. Furono presto preda di molte critiche ed etichettati come buffoni, ma nel frattempo avevano già dato alla luce grandi lavori, come Hotter Than Hell o Love Gun, riuscendo anche a raggiungere un ottimo successo di vendite e pubblico.
Dopo un breve periodo di crisi venuto a cavallo tra gli anni ’70 e gli ’80, i Kiss tornano a riscuotere consensi con Creatures Of The Night e Lick It Up, mentre nel frattempo Frehley aveva lasciato la band sostituito da Bob Kulick, in seguito sostituito dal fratello Bruce. Proprio con quest’ultima line up l'act newyorkese vede premiati i propri sforzi, sfornando due albums di gran successo, Asylum e Crazy Nights.

Crazy Nights esce nel 1987 e vede la collaborazione di songwriter di una certo calibro, Desmond Child e Diane Warren su tutti, gente che ha collaborato tra gli altri con Alice Cooper ed Aerosmith, ed è un album che nelle sonorità segue molto sia lo stile proprio dei Kiss, da sempre votati ad una cultura Glam e Vintage, sia il trend del momento, visto che gli eighties furono senza alcun dubbio gli anni del Glam, cosa quest’ultima che non poco contribuì al successo dell’album. L’opener Crazy, Crazy Nights è anche il singolo di maggior successo, una scarica adrenalinica tale da scalare le classifiche di mezzo mondo e piazzarsi ai primi posti nelle charts di USA e Regno Unito ed un ritornello che definire anthemico è poco. Ma ci sono altri grandiosi brani, innanzitutto la favolosa ballad Reason To Live, evidente qui la collaborazione in fase di song-writing tra Stanley e Child, con linee melodiche azzeccate ed un refrain che riesce ad essere al tempo stesso adrenalinico e romantico, ed ancora le sonorità anthemiche e gioiose della bellissima My Way, pezzo AOR-oriented come anche Turn On The Night, stavolta in collaborazione con Diane Warren, entrambi capaci di spruzzare brio e positività come nella miglior tradizione ottantiana, superbo poi l’Hard n’Heavy di pezzi come I’ll Fight Hell To Hold You e Thief In The Night, cantata da Simmons. Purtroppo però, questa è la nota dolente, ci sono pure dei passi falsi all’interno di questa release, spesso coincidenti con quelle canzoni composte e cantate dal bassista Simmons, di cui le migliori, a mio avviso, sono la già citata Thief In The Night e la divertente Hell Or High On Water.

Crazy Nights mette in mostra, oltre a delle buone composizioni e ad un sound cromato e melodico, anche degli ottimi musicisti, tanto per smentire la tesi di molti di coloro che vedevano in questo gruppo solo un fenomeno da baraccone non all’altezza di solos (vedere ad esempio Kulick in No, No, No), o esecuzioni in genere, proprie del mondo Hard n’Heavy.

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