Voto: 
7.6 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
CBS
Anno: 
1977
Line-Up: 

Rob Halford - voce
Glenn Tipton - chitarra
K.K. Downing - chitarra
Ian Hill - basso
Simon Phillips - batteria

Tracklist: 

1. Sinner
2. Diamonds And Rust
3. Starbreaker
4. Last Rose Of Summer
5. Let Us Prey,Call For The Priest
6. Raw Deal
7. Here Come The Tears
8. Dissedent Aggressor

Judas Priest

Sin After Sin

Anche grazie al clamore ed al successo suscitati dalle "tristi ali del destino" i Judas Priest vengono messi sotto contratto dalla CBS, prima label di una certa importanza a credere fermamente nel progetto preistiano, dando così alle stampe nel 1977 Sin After Sin, terzo album della loro lunga e ricca discografia. Tutto ciò mentre in line up avviene un importante, ma non definitivo cambio, con l'uscita dell'ex batterista Alan Moore sostituito da un ancora giovane ma bravo Simon Phillips, uno che in seguito lavorerà con artisti come Toto o Mike Oldfield.
Come nel caso del suo predecessore, si tratta ancora di heavy metal nella sua forma primordiale, ciò che oggi definiremo magari heavy rock, ma che per quel periodo poteva considerarsi la prima forma di musica metal e che da lì a poco avrebbe dato vita a quella seconda ondata "metallica" che ha visto il suo epicentro nella Gran Bretagna e che da tutti è conosciuta ed indicata come NWOBHM, infatti il sound espresso nel platter in questione mantiene coordinate simili ai precedenti lavori dei Preti di Giuda, ma inizia anche a presentare caratteristiche che saranno proprie della suddetta corrente, come una sezione ritmica spesso incalzante, nonostante una produzione ancora vetusta e poco adeguata, che penalizza proprio la potenza del sound, curata dal bassista dei Deep Purple Roger Glover, ed atmosfere cupe e maligne incastonate in trame melodiche che sembrano risentire dell'influenza su di loro esercitata dai grandi maestri, visto che non sarà difficile intuire nelle loro composizioni elementi sabbath-iani, purple-iani e zeppelin-iani.

A conferma di ciò, l'impronta dei Purple è evidente nell'opener Sinner, ma al tempo stesso inizia anche a delimitarsi e distinguere il futuro metal-sound, grazie in particolare ad una sezione ritmica incalzante ben interpretata dalla coppia Hill-Phillips, un riffing tagliente ed un chorus maligno, mentre nel più cupo lento Here Come The Tears, in cui i vocalismi esasperanti ed ossessivi di un grande Halford ricreano un'atmosfera inquietante e quasi orrorifica, non sarà difficile intravedere echi di sabbathiana memoria.
Certamente tra i brani che più sembrano anticipare l'arrivo della NWOBHM si possono citare Starbreaker, pezzo all'epoca molto pesante nonostante la poco consona produzione, Let Us Prey,Call For The Priest, che introdotta da un melodico coro sfocia poi in una ritmica veloce al limite dello speed su cui vanno ad inserirsi azzeccati stacchi melodici, e la conclusiva Dissedent Aggressor, brano di puro heavy metal che avrebbe poi fatto scuola tra quelle future generazioni di musicisti che in seguito avrebbero vissuto e rappresentato la NWOBHM. Molto rappresentativa dello stile dei Priest è anche Raw Deal, nella quale si assiste ad una grande prova delle due asce e ad un finale particolarmente sommesso e triste, mentre una song unica e straordinaria è certamente la lenta Last Rose Of Summer, intensa e malinconica mostra il lato più pacato e riflessivo della band, che anche nel comporre le ballad riesce a distinguersi nel sapere al meglio costruire trame melodiche in grado di cogliere ed esaltare il fattore emotivazionale, ed infine una menzione per la bellissima ed energica cover di Diamonds And Rust di Joan Baez.
  
Sebbene Sin After Sin non sia riuscito a mantenersi sugli stessi livelli del precedente Sad Wings Of Destiny, cosa peraltro non certo facile, rappresenterà comunque una tappa fondamentale nella lunga carriera dell'act britannico, considerando che il successo ottenuto con quest'album consoliderà il sodalizio con la CBS, sodalizio che si protrarrà poi per quasi tre lustri, ed inoltre decreterà la definitiva ascesa dei Judas nel panorama musicale internazionale.
Nelle future ristampe su CD sono state inserite anche due bonus track, Race With The Devil, cover dei The Gun, e la versione live di Jawbreaker, il cui originale è contenuto in Defenders Of The Faith.


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