Voto: 
3.0 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Frontiers Records
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Jorn Lande - voce
- Tore Moren - chitarra
- Jorn Viggo Lofstad - chitarra
- Steinar Krokmo - basso
- Willy Bendiksen - batteria

Tracklist: 

Disc 1
1. We Brought The Angels Down
2. Blacksong
3. Duke Of Love
4. Are You Ready
5. Cold Sweat
6. Drum Solo
7. Out To Every Nation
8. Guitar Solo
9. Straight Through The Heart
Disc 2
10. Godless And Wicked
11. Soulburn
12. Devilbird
13. Perfect Strangers
14. Gonna Find The Sun
15. Whitesnake Medley(Come On/Sweet Talker/Crying In The Rain/Here I Go Again/Give Me All Your Love)
16. Out To Every Nation (2007 version, studio track)
17. Lonely Is The Word/Letters From Earth (studio track)
18. Sacrificial Feelings (bonus studio track)

Jorn

Live In America

In genere un'artista o una band immettono un proprio prodotto sul mercato a distanza di circa tre o quattro anni, invece il singer norvegese Jorn Lande sembra voler capovolgere questa tendenza sfornando in questo solo anno solare, peraltro non ancora giunto al termine, ben quattro dischi. Purtroppo tanta prolificità non è tutta da imputare ad un periodo ricco d'ispirazione, ma al contrario ad una discutibile insistenza ed in tale ultimo caso anche ad un certo ripetersi inutilmente senza affatto convincere, infatti dopo The Gathering, interessante vetrina sui meandri più nascosti della carriera del biondo norvegese, Unlocking The Past, superflua raccolta di cover in cui Lande mostra soprattutto la sua ammirazione per Mr. Coverdale, Thin Lizzy e l'hard settantiano, ed il secondo buon capitolo del progetto Allen/Lande, adesso è di nuovo qui con questo Live In America, registrato lo scorso 2006 in quel di Atlanta.

Se già i presupposti sono dei peggiori, non va meglio neanche con la scaletta dei brani proposti, la maggior parte delle quali cover, canzoni già presenti nei precedenti due lavori a suo nome succitati, tre bonus track e pure un drum-solo ed un guitar-solo all'interno di un doppio che neanche all'apparenza potrebbe definirsi ricco e completo, ma talmente scarno nei contenuti da farsi chiedere il perché di una tale uscita. E dire che l'inizio con la doppietta We Brought The Angels Down e Blacksong, entrambe tratte dall'ultimo (solo di inediti!) The Duke, lasciava in qualche modo ben sperare, anche grazie all'ottima performance di Jorn e dei suoi, nonostante fosse ben facile intuire di possibili ed influenti ritocchi fatti in studio. Nessuno in tale sede vuol dubitare dell'alta professionalità e bravura di Lande e della sua band, ma fatto sta che adoperando a posteriori tali accorgimenti si viene a perdere quel fascino tipico dei live.
Tra le tante cover abbiamo Are You Ready e Cold Sweat dei Thin Lizzy, l'ultima delle quali peraltro già presente in Unlocking The Past, come del resto Perfect Strangers e la bonus track Lonely Is The Word/Letters From Earth, e poco cambia che qui siano riproposte in versione live, ed infine il lungo "Whitesnake Medley".

Nessun brano tratto dalla sua fetta di carriera con gli Ark o con i Millennium, la sola ma bella Godless And Wicked a rappresentate i suoi trascorsi a nome Beyond Twilight e la sola ma monumentale Soulburn da quelli con i Masterplan, ed ancora di farina del suo sacco abbiamo Out To Every Nation, che addirittura la si ritrova come bonus track in versione studio, finendo così per ripetersi pure all'interno dello stesso album, Gonna Find The Sun, del periodo dei The Snakes e già apprezzata all'interno di The Gathering, e poi Duke Of Love e la bonus studio track Sacrificial Feelings, unico inedito presente che fortunatamente lascia intendere quanto di buono ancora Jorn possa fare.
Ma adesso lui necessita di un po' di riposo, mentre noi ed ancor di più le tasche dei suoi fans meritiamo un po' di tregua.


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