Voto: 
7.9 / 10
Autore: 
Juri Landi
Genere: 
Etichetta: 
Zimbalam
Anno: 
2010
Line-Up: 

- Joey Zalla - Voce, Chitarra
- Eric Sandiego - Basso
- Brian Heavy - Batteria

Tracklist: 

1. Sad Girl
2. Twisted Room
3. Elizabeth
4. Your Love is R N’ R
5. Evil Inside
6. Sorry Eyes
7. Fool’s Night
8. All I Really Want
9. Country Song
10. My Uncle Said
11. Get it Now
12. For You
13. Still N’ Forever
14. Sotto Un Cielo Che (Elizabeth italian version)

P.S. Per dare un rapido ascolto alla musica dei Jolly Rox, sul loro Myspace troverete disponibili l'80% dei brani. Buon divertimento.

Jolly Rox

Welcome to My Twisted Room

Con i tempi che corrono sembra impossibile, ma fino a qualche decennio fa investire denaro nella ricerca di nuovi talenti musicali era uno standard delle centinaia di label e sussidiarie sparse un po’ in tutto il mondo. Qualsiasi gruppo con un minimo di talento, idee e scaltrezza riusciva nel giro di qualche anno a vedere il proprio album nei negozi di vinili. Oggigiorno invece il mercato discografico è stato completamente rivoluzionato da diversi fattori, non ultimo quello dell’avvento della rete, che con i suoi mezzi di comunicazione ha dato nuove opportunità che prima non esistevano. Le odierne band vedono, forse, le major solo dopo anni e anni di attività live sul territorio e nonostante tutto, molto probabilmente qualche buona promessa si perderà per strada.

Dopo un lungo periodo di gavetta e alcuni cambi di line-up, pure per i Jolly Rox è arrivato il momento della registrazione del primo vero lavoro. Questi pirati - il cui nome è una rivisitazione del famoso simbolo corsaro, il Jolly Roger - provengono tutti dalla Firenze Rock City che nel “glorioso” passato dell’Hard n’ Heavy italico ha dato i natali a gruppi come Sabotage, Shabby Trick o Rollerball.

Il combo toscano nasce nel 2005 da un’idea di Joey Zalla, unico superstite del nucleo originale con il quale iniziò l’avventura, che oggi si presenta nella doppia veste di vocalist e chitarrista, oltre che compositore dei testi. Al suo fianco, oramai da un paio d’anni, altri due elementi noti nella scena underground della città in riva all’Arno: Eric Sandiego, bass player di tutto rispetto nonché addetto alle backing vocals, e Brian Heavy, figlio d’arte del cantante Daniele "Bud" Ancillotti (Strana Officina), da poco assunto, sempre dietro le pelli, anche nei ritrovati Shabby Trick.

Nonostante le avversità che storicamente affligono la nostra penisola in fatto di rock, il trio si dedica con caparbietà a riproporre in chiave moderna un genere, il glam, che la maggior parte delle  etichette, con le rare e dovute eccezioni, tendono a considerare morto e sepolto. Così, senza demordere e dopo essersi autoprodotti il disco, decidono di cavalcare la strada della new technology, lasciando per il momento da una parte il supporto analogico e mettendo in vendita album e singoli nei maggiori digital stores ottenendo un buon successo, del tutto inaspettato, grazie anche al supporto della casa distributrice.

La passione che questi ragazzi nutrono nei confronti dei vari miti e capisaldi del passato è veramente viscerale ma questo Welcome to My Twisted Room non contiene nemmeno l’ombra di una traccia palesemente scimmiottata anzi, si tratta di un lavoro intrinseco che si mette in luce sia per la quantità di materiale fornito che per l’inusuale, ma in questo caso più che mai azzeccata, scelta di non affidarsi ad una chitarra solista.

Ouverture di potenza affidata a Sad Girl e subito un riff ben riuscito, tanto che sembra di conoscerlo da sempre, si scontra con la voce acuta di Joey dando vita ad una rock opener da ascoltare a pieno volume. Con la title-track invece ci tuffiamo nel party rock ruffiano che tanto piaceva a C.C.  e compagni fatto di semplici melodie per accompagnare le migliori notti selvagge. La successiva Elizabeth invece è una semi-ballad di classe, presa da uno dei primi demo della band e impreziosita da due assoli di pregevole fattura. Dopo l’immancabile brano dedicato alla musica che ci piace, il disco  presenta una sequenza davvero niente male: Evil Inside e in particolare Fool’s Night sono due tracce superbe che in qualche modo si rifanno alla recente ondata scandinava, con un guitar work grintoso e Brian che non perde un colpo quasi fosse un metronomo. A fare da spartitraffico si trova un one man show del vocalist alla chitarra acustica che con le delicate note di Sorry Eyes regala agli appassionati un brano tutto melody&romance.

La seconda metà della scaletta parte in modo decisamente più heavy, infatti All I Really Want sarà una delle canzoni più mature e meglio strutturate di questo primo lavoro dell’act fiorentino; un testo ben articolato fa da cornice alla “mutazione vocale” di Mr. Zalla che dal cantato pieno e corposo delle strofe passa ad un bel refrain in falsetto. L’opera prima dei Jolly Rox prosegue quindi in un alternanza di  tracce scatenate, su tutte My Uncle Said dove Eric Sandiego è il protagonista assoluto, e midtempos gradevoli, fra cui For You, che con i suoi arpeggi è la più avvolgente.

Alla fine Welcome to My Twisted Room risulta essere una prova davvero degna di nota, piena di vita e di ottime idee come dovrebbe essere ogni debut release. Effettivamente qualche passaggio troppo stucchevole c’è, ma i brani sono molti e durante un eventuale passaggio su compact disc potrebbero pensare a fare un po’ di selezione. Qua però le basi ci sono già tutte, manca solo un pizzico di fortuna e i pirati potranno staccare il biglietto per il successo.

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