Voto: 
8.5 / 10
Autore: 
Paola Andriulo
Genere: 
Etichetta: 
Ze
Anno: 
1979
Line-Up: 

- James Chance - sax, voce
- Jody Harris - chitarra
- Pat Place - chitarra
- Adele Bartei - organo
- George Scott - basso
- Don Christensen - batteria

Tracklist: 

1. Design to Kill
2. My infatuation
3. I Don't Want to Be Happy
4. Anesthetic
5. Contort Yourself
6. Throw Me Away
7. Roving Eye
8. Twice Removed
9. Bedroom Athlete
10. Throw Me Away (live)
11. Twice Removed (live)
12. Jailhouse Rock (live)

James Chance and The Contortions

Buy

Con il suo gruppo, l’eccentrico James Chance era stato uno dei quattro prescelti nella raccolta no wave curata da Brian Eno. E la sua singolare musica proprio in questa raccolta è un perfetto assaggio per chi si accinge ad ascoltare il suo album con i The Contortions, Buy.
Buy è la summa delle influenze musicali numerosissime di James Chance, ma anche e soprattutto è la dimostrazione delle immense capacità compositive di questo stravagante sassofonista e cantante.
Un po’ dance, un po’ funky, un po’ minimale nel cantato, quest’album degno di nota è fin dall’inizio un invito a non rimanere immobili e indifferenti.

Fin dal primo brano Design to kill si viene catturati dal suono sincopato di batteria e chitarra, dal cantato nervoso e d’impatto di Chance, dal suono particolarissimo del sassofono che rifugge da qualsiasi suono convenzionale e melodioso. La particolarità di questo brano d’apertura è il mix di frenesia e pazza allegria che traspare anche nel secondo pezzo e in tutto l’album. Il secondo brano My Infatuation è un divertente pezzo demente che si ripete nel suono maniacale del sassofono e della batteria, si ripete ma senza stancare, anzi strappando un sorriso nell’ascoltare Chance che continua a scandire parole come infatuation, intoxication, creation, sensation, accompagnate da versi tra lo sbalordito e lo sdegnato. E come rimanere fermi dopo aver ascoltato il terzo brano I Don’t Want to Be Happy? Un brano in cui la chitarra in alcune parti ricorda i Cramps, un brano denso di suoni molto disco-music, molto diverso dal successivo Anesthetic, in cui all’inizio il vero protagonista è il sassofono col suo suono sensuale e dissacrante, a tratti quasi cacofonico. Tutto il brano è percorso da questi suoni stuzzicanti e da un cantato caldo che non abbandona mai i soliti versi particolari che rendono ogni volta più vivi i pezzi di questo folle cantante. Da un brano più soft e sensuale ad un pezzo da disco-music perfetto per dimenarsi, contorcersi, Contort Yourself è il titolo appunto. É un bellissimo pezzo con cui si concepisce un nuovo e bizzarro modo di ballare la disco-music, una sorta di ballo pazzo quasi epilettico. Ricco di urla da psicopatico il pezzo successivo Throw Me Away, in cui la follia è come sempre accentuata dal sassofono e dalla chitarra che percorrono tutta la canzone agitandosi continuamente.

Con Roving Eye continua il percorso fatto di suoni estrosi in cui si mixano chitarra, sassofono, batteria,organo, percorso confuso e particolare che culmina con l’urlo finale di Chance. Twice Removed è un brano che segue la scia degli altri, quasi irritante nei suoni che si ripetono maniacalmente ma mai stancante. Infine Bedroom Athlete, con un sassofono dissennato e una chitarra pungente, è il pezzo che chiude l’album prima degli ultimi tre brani live (l’ultimo è la divertente cover di Jailhouse Rock, ma molto più psicopatica e stridente dell’originale).
Nel complesso si tratta di un concentrato di energia folle che rispecchia perfettamente la personalità del suo artefice James Chance. Un album che rischia di farti saltare i nervi lasciandoti però un sorriso sulle labbra.

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