Voto: 
6.0 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2003
Line-Up: 

- Samuele Storai - voce

- Maurizio Tuci - chitarra

- Stefano Tocci - chitarra, synth

- Marco Filippi - basso

- Filippo Baldi - batteria




Tracklist: 



1. Kingdom Gone

2. Non - Evolved

3. Slave

Incoming Cerebral Overdrive

Incoming Cerebral Overdrive

Sebbene composto solo da tre tracce, questo demo di debutto dei pistoiesi Incoming Cerebral Overdrive riesce a coprire quasi venti minuti di Metal Core molto legato alle produzioni d’oltreoceano. L’omonimo Incoming Cerebral Overdrive, autoprodotto nel 2003 unisce rabbia a melodia, spaziando sulle influenze di Meshuggah, Voivod e Dillinger Escape Plan. Reminescenze Crossover creano un sound fresco e moderno, forse troppo poco strutturato e non costruito con efficacia.
Le tracce si susseguono caotiche come tipico del genere, ma mancano quegli spunti di brillantezza nei collegamenti tra un riff e l’altro; la voce in growl è aggressiva e violenta, come dimostra l’approccio della prima canzone, Kingdom Gone, dotata di chorus in clean abbastanza validi, pur rimanendo su livelli non elevatissimi in ambito song-writing.

Non - Evolved, caratterizzata da buone parti di basso, intricato e contorto, non stupisce per la direzione della voce, un po’ trascurata negli urli demoniaci e poco curata nelle variazioni di tono. Abbastanza grezzo, il brano procede sulla scia del precedente, sebbene la parte centrale in clean costituisce un ottimo passaggio che inserisce sprazzi di creatività nelle sezioni ritmiche.
Slave non stupisce certamente per la sua innovazione, restando alquanto piatta e priva di lampi di violenza degni delle bands sopra citate: nelle parti in cui i suoni si distendono, gli Incoming Cerebral Overdrive compongono intervalli eleganti e ricchi di synth. Per la totalità del pezzo invece permane quella sensazione di troppo avventato e poco rivisitato a livello di stesura dei tre capitoli del demo.
Il quintetto è ancora acerbo sotto questo aspetto, ma in futuro potrà sicuramente distinguersi perché le basi sono presenti e il risultato potrebbe essere eccezionale; il Post-Core/Crossover proposto, non lontano dalle folli soluzioni di Mudvayne e soci, deve essere ancora sviluppato verso canoni precisi, sempre facendo perno sugli insegnamenti dei grandi nomi internazionali.

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